MARINO - Dieci cittadini, tra i quali numerosi esponenti di forze politiche, si rivolgono al ministro degli Interni ed al prefetto per avere la certezza della regolarità delle procedure post-scioglimento del Consiglio comunale
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Dieci cittadini chiedono allo Stato se a Marino esistano le condizioni di legittimità democratica per le elezioni del prossimo giugno. A seguire i contenuti della lettera aperta inviata ad Angelino Alfano ed a Franco Gabrielli.
"Con una Lettera Aperta al Ministro dell’Interno (Organo decisionale) ed al Prefetto di Roma (Organo informativo e proponente), dieci cittadini elettori del Comune di Marino* si sono fatti carico - per spirito di servizio civile e democratico - di chiedere loro se esistono le condizioni di legittimità democratica per svolgere le Elezioni di Sindaco e Consiglio Comunale di Marino nella prossima tornata 2016 ovvero se - ai sensi Art.143 TUEL - ricorrono i presupposti dello scioglimento per condizionamenti ed infiltrazioni, dopo: fatti, atti e sentenze penali con “patteggiamenti” per reati confessati da Sindaco ed altri; nuovi arresti per Usura; altri e diversi fatti e atti di cui si è avuta ampia notizia stampa e prossimi alla chiusura delle indagini.
La stessa lettera aperta è stata inviata, per conoscenza, al presidente dell’Autorità Garante Anticorruzione per sapere se - a seguito di verifiche, ispezioni ed acquisizioni (Fascicolo 4747/2015: intraprese a seguito di un Esposto 7.8.15 su un decennio di attività amministrativa ) - gli esisti degli accertamenti effettuali possano essere utili e rilevanti, a Prefetto e Ministro, per gli effetti dell’art.143 TUEL e, comunque, se siano stati inviati loro (e/o richiesti dagli stessi Organi preposti).
Tali richieste risultano opportune ed utili poiché, finora, non risulta essere stato effettuato, concluso e/o documentato l’iter previsto dal richiamato Art. 143 Tuel. Infatti, lo scioglimento degli Organi Comunali Elettivi è avvenuto (ai sensi dell’Art.141,c.1/b/3 TUEL ) per ordinarie "autodimissioni" come chiaramente ha disposto il DPR 13.10.15 (GU 249/15) il quale - preso atto delle sole dimissioni della maggioranza dei Consiglieri comunali (14 su 24 “ presentate personalmente da oltre la metà dei consiglieri con atto unico acquisito al protocollo dell'ente in data 17 settembre 2015”) - reca solo “Scioglimento del consiglio comunale di Marino e nomina del commissario straordinario“ e non riporta la conoscenza “in atti” della valutazione sull’insieme delle vicende che riguardano l’ex-Sindaco: le cui “dimissioni” sono assenti anche nella Relazione d’accompagnamento al citato DPR di scioglimento (pur essendosi dimesso, con atto autonomo e precedente: Prot. Gen. N° 42463 dell’ 11.9.2015) e nonostante fossero divenute efficaci ben prima (il 2.10.15: allo scadere dei 20 giorni dopo la presentazione, non essendo state ritirate: art. 53/c.3 TUEL) della firma e dell’emanazione del DPR 13.10.15.
Per meglio chiarire e conoscere le decisioni prese e/o prossime, la lettera aperta, conclude, chiedendo, altresì, di sapere se: il prefetto abbia acquisito opportune informazioni dal Procuratore della Repubblica (nonché di corte dei conti e ANAC) per indagini e provvedimenti relativi nonché per altri fatti o eventi connessi: anche a carico di altri Soggetti; il libero esercizio del mandato elettorale, sin dalla sua formazione preelettorale – già alterato nelle precedenti comunali (n.b. indagini e condanne patteggiate sono risultate fondate anche su "voto di scambio" e "assunzioni clientelari") -, stia per essere condizionato anche in questa nuova fase preelettorale (ove si vedono aggirare gli stessi protagonisti di quella vecchia casta); ricorrendone i presupposti, si procede (ai sensi del c.13 art. 143 Tuel) allo scioglimento per inquinamento e condizionamento , pur avendo, in precedenza, già proceduto a scioglimento ordinario".
* - I sottoscrittori della lettera aperta sono: Cardente Giuseppe, Antonio Calcagni, Corrado Colizza, Marco Comandini, Coriolano Giorgi, Armando Lauri, Giovanni Morelli, Fiammetta Paparusso, Luca Perrone, Maria Rita Vitti.