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Marino, piovono già critiche sulla Sagra dell'uva versione 5 stelle

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MARINO - La tradizionale manifestazione di inizio autunno è già al centro delle polemiche. Per la locandina, per il programma, per la mancanza dei fuochi...

ilmamilio.it

Deve ancora iniziare eppure la Sagra presentata nelle scorse ore riesce già ad attirare - come nella migliore delle tradizioni - le critiche. Brutta, secondo alcuni, la locandina ispirata ad un'opera del maestro Vito Lolli, nativo della vicina Castelgandolfo e da lui stesso realizzata. Brutta e blasfema per alcuni. Opinioni.

Brutto il programma, pessima - preventivamente -, nella più classica della critica la prevedibile riuscita dell'evento. Colpa - pare - soprattutto della nuova Amministrazione comunale targata 5 stelle. Ed anche la scelta di rinunciare ai fuochi (impresa che solo a Grottaferrata non è riuscita, LEGGI l'articolo) raccoglie consensi e critiche.

"La grande rivoluzione della sagra dell'uva grillina sarebbe che da una sagra internazionale siamo passati ad una segretta di paese! Programma ridicolo, scopiazzato (male) dai precedenti, niente e dico niente di nuovo, insomma tutto già visto e rivisto in chiave grillina, incapaci di attrarre qualsiasi forma di finanziamento!", dice l'ex sindaco Adriano Palozzi. Che continua: "Unica cosa degna di nota "il Banco". Ma conoscendo la grande signorilità di Vittorio Nocenzi, ci avrei scommesso che avrebbe messo una "toppa" al "nulla a 5 stelle". Ora aspetto di vedere il bilancio della sagra, voglio controllare voce per voce di spesa! Il tutto in una città che non ricordo così sciatta e sporca da anni!", conclude.

L'evento che si apre nel fine settimana e che vivrà in domenica 2 il giorno clou, raccoglie le critiche anche di Marco Comandini, referente Idv per Marino, che contesta la scelta della locandina ma non solo. "Mi sta bene anche una Sagra senza fuochi, pure una al risparmio, ma che il programma esca ad una settimana proprio no. E poi quella locandina... Se la vogliono di qualità come dicono, avrebbero dovuto coinvolgere ed informare gli addetti al turismo, o sarà la solita pipinara", dice

C'è però chi difende a spada tratta la forte carica simbolica del bozzetto della locandina. "La sacrità dell'immagine di un Sacro Cuore che riempie di religiosità, una festa che viene vista solo pagana offre spunti di ri flessione su come il maestro Lolli abbia voluto concepire una delle sue opere che ben rappresenta il territorio e la sua storia, il blocco di marmo screpolato la dice tutta sulla storia dei monumenti che ormavamo la via Appia nel nostro territorio".

Insomma, che sagra sia. Polemiche comprese. Come sempre.


A Ciampino è ancora emergenza sicurezza

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CIAMPINO - Tanti i cittadini che sui social segnalano furti nelle proprie abitazioni ed episodi di microcriminalità

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Da tre anni a questa parte poco sembra essere cambiato. L'emergenza sicurezza, per alcuni legata direttamente alla presenza alle porte della città del campo nomadi della Barbuta, era e resta una delle priorità di una realtà cittadina che reclama l'intervento delle istituzioni.

In queste ultime settimane, complice anche il periodo estivo, si sono moltiplicate sui social network le segnalazioni di furti nelle abitazioni private, soprattutto nelle ore notturne e spesso con i proprietari di casa presenti. "Da me sono entrati ieri - scrive un cittadino sul proprio profilo Facebook -: non ci siamo accorti di niente, forse ci hanno addormentato e poi hanno svuotato casa". "Dai miei genitori sono entrati almeno in due attraverso la porta finestra del giardinetto ed hanno rubato quello che potevano portare via".

Laconico il commento dell'ex assessore Gabriella Sisti: "Non mi venite più a dire che questa è una città sicura", dice. In realtà che Ciampino non sia il massimo della sicurezza è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che la situazione, come detto, rispetto a tre anni fa quando un corteo di oltre 400 persone organizzato con un grande tam-tam in rete sfilò per le vie cittadine (LEGGI l'articolo).

Di fatto Ciampino chiede sicurezza e continua a farlo. Il campo nomadi tanto contestato, compresi i suoi fumi velenosi, continua a restare lì dov'è senza interventi significativi e la gente è stanca di subire furti e piccoli episodi di criminalità.

Nell'immagine uno scatto della manifestazione del 7 novembre 2013

Grottaferrata, ne ''La Città al Governo'' dopo Maoli tocca a Lo Cicero

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GROTTAFERRATA – Impegnato con Amnesty International e con i Comitati dei Genitori, sarà lui l'uomo che sostituirà il consigliere dimissionario

Dopo le dimissioni di Roberto Maoli e la rinuncia di Lorenzo Bongirolami, ''La Città al Governo'' ricomincia da Massimo Lo Cicero. Sarà lui il consigliere comunale che affiancherà Rita Consoli nell'aula di Piazzetta Eugenio Conti.

Massimo Lo Cicero è nato Roma il 9 aprile 1968 e vive a Grottaferrata dal 1998. E’ sposato con due figli. Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni,dal 1995 svolge l’attività di consulente assicurativo, a cui nel 2005 affianca quella di consulente finanziario.

L’ambito professionale principale è quello della gestione del risparmio delle famiglie con un attenzione particolare rivolta alla tutela e alla previdenza integrativa. Il suo impegno sociale inizia nel 1994 nel campo della tutela dei diritti umani, come attivista del gruppo dei Castelli romani di Amnesty International, organizzazione internazionale non governativa che dal 1961 si batte in tutto il mondo contro le violazioni dei diritti civili, politici, economici e culturali.

All’interno di questo movimento si è occupato delle principali tematiche: pena di morte, tortura, controllo delle armi leggere, diritti dei migranti, diritti sessuali e riproduttivi delle donne e sgomberi forzati. Ha partecipato insieme al suo gruppo, anche all’elaborazione delle tematiche del movimento a livello globale partecipando alla relative consultazioni. A questo ha affiancato l’impegno nel mondo della scuola diventando membro - fino al 2014 - del Comitato Genitori dell’istituto Comprensivo San Nilo; per tre anni è stato anche membro del Consiglio d’Istituto. Ad inizio 2016 è diventato presidente del Comitato Genitori del Liceo classico – linguistico Marco Tullio Cicerone di Frascati.

Ha aderito al progetto della Città al Governo ­ candidandosi alle ultime elezioni comunali ­ perché fermamente convinto della necessità di aumentare la partecipazione democratica dei cittadini alla scelte amministrative. All’interno del moviimento ha partecipato al tavolo sui Beni Comuni, lavorando in particolare sulle problematiche connesse alla raccolta differenziata dei rifiuti intesi come risorsa.

 

Rocca di Papa: "Mondo migliore", la visita "premio" e il rischio mancanza fondi

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ROCCA DI PAPA - Ieri l'allarme lanciato anche dal ministro Alfano per i 600 milioni che mancano per il mantenimento di 20mila profughi

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

C'è l'allarme fondi per i centri di accoglienza lanciato nelle scorse ore anche dal ministro degli Interni Angelino Alfano ma c'è anche una "visita organizzata" con guida all'interno dell'hub di "Mondo migliore" per toccare con mano la realtà delle cose. E la realtà delle cose sembra essere quella di un centro destinato a crescere ancora, in via di graduale organizzazione interna con una capacità - si dice - di 700 ospiti.

Rocca di Papa, città di 16mila anime, ha già ampiamente sforato sulla quota di 2,5 profughi ogni 1000 abitanti (il conto presto fatto sarebbe di 40 richiedenti asilo) e oggi siamo probabilmente oltre le 6 volte di quanto avrebbe dovuto sopportare la città.

Si diceva della visita guidata: sarebbe quella che alcuni cittadini esasperati, residenti proprio nella zona di via dei Laghi-via delle Barozze, hanno ottenuto in "premio" dal Comune di Rocca di Papa per avere un contatto diretto con la realtà del centro. Una visita, che sarebbe stata guidata da un responsabile della prefettura, e che non avrebbe soddisfatto i "turisti" residenti che hanno capito perfettamente che l'hub c'è, resta ed è destinato - appunto fondi permettendo - a crescere. Questi stessi residenti nei giorni scorsi avevano già protestato in Comune.

Il problema dei fondi, come riportato - tra gli altri - dal Corriere della Sera (LEGGI l'articolo) è serio. Servono 600 milioni per mantenere un sistema costosissimo che l'Italia sta sostenendo sulle spalle dei suoi cittadini (come molti altri Paesi europei, non tutti, d'altra parte) altrimenti a rischio ci sarebbero 20mila profughi che potrebbero finire letteralmente in strada.

Domanda: l'hub di Mondo migliore è tra le strutture a rischio? Il centro dove in questi primi 3 mesi di attività sono arrivati profughi e sono stati assunti dipendenti per la gestione di queste persone, rischia di chiudere da un momento all'altro? Il problema c'è anche per Rocca di Papa o questo hub è comunque coperto da finanziamenti?

In chiusura, per quanto l'attuale Amministrazione comunale sul tema "Mondo migliore" si sia molto esposta con tanto di foto insieme alla prefetta, due domande appaiono legittime:

1. Quali gli effettivi limiti delle competenze comunali, fatta salva la responsabilità del sindaco in fatto di salute pubblica e sicurezza?

2. Com'è possibile che una struttura aperta a fine giugno sia passata completamente sotto la pancia della vecchia Amministrazione del sindaco Pasquale Boccia che, non solo è caduta dalle nuvole, ma cavalca le istanze di quei residenti di via dei Laghi che oggi protestano?

 

 

Grottaferrata, pubblicato il Bando per i parcheggi. Le offerte entro il 2 novembre

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GROTTAFERRATA – Fino al momento del nuovo affidamento si andrà in proroga

Fine della lunga attesa. Il Comune di Grottaferrata ha finalmente pubblicato il Bando riguardante la gestione dei parcheggi a pagamento. Le offerte dovranno essere presentato entro le 12 del 2 novembre. Fino a quel momento, e fino alla effettiva aggiudicazione, le strisce blu saranno concesse in proroga all'attuale società.

Il nuovo bando prevede la fornitura e l'installazione a cura diretta della ditta aggiudicataria di 22 parcometri. L’aggiudicatario manterrà la proprietà e l’uso dei dispositivi forniti per tutto il periodo di durata della concessione, alla scadenza i parcometri passeranno di proprietà comunale. La società aggiudicataria si dovrà inoltre occupare del rifacimento, la manutenzione ordinaria e straordinaria della segnaletica stradale orizzontale e verticale relativa alle aree di parcheggio a pagamento. Fa parte dell’oggetto dell’appalto la cessione alla ditta aggiudicataria degli apparecchi vecchi attualmente di proprietà dell’Amministrazione Comunale, pari a 24, e la loro rimozione/ritiro in base ad un prezzo da corrispondere da parte dell’aggiudicatario a favore del Comune di Grottaferrata, prezzo che dovrà essere incluso a pena di inammissibilità nell’apposita offerta economica.

L’importo a base di gara è costituito dai seguenti distinti importi dalla percentuale dei ricavi annui derivanti dalla vendita di park card, dall'incasso dei parcometri, dagli abbonamenti per aree di sosta a pagamento o da altre forme di pagamento della sosta, IVA esclusa, che verrà riconosciuta all'Amministrazione concedente. A tal fine si precisa che , con riferimento ai dati relativi agli ultimi anni di gestione, l’importo totale presunto dell’incasso annuo derivante dalle aree di sosta a pagamento è di € 335.000,00, per un importo complessivo presunto di € 1.005.000,00 euro circa nell’arco della durata contrattuale. La quota degli incassi annui da riconoscere al Comune corrisponderà alla percentuale minima del 30% , che potrà essere solo migliorata in rialzo.

E’ previsto un introito minimo garantito per l’Amministrazione concedente pari ad € 120.000,00 annui. Alla percentuale minima del 30% va aggiunta un’ulteriore percentuale da riconoscere al Comune, nella misura minima del 5%, calcolata sempre sugli incassi annui derivanti dalle aree di sosta a pagamento e che potrà essere solo migliorata in rialzo, quale quota introiti previsti per spazi pubblicitari sui ticket della sosta e parcometri, dal corrispettivo economico da riconoscere alla Amministrazione concedente per la cessione di 24 parcometri di proprietà comunale. Tale cifra corrisponderà al prezzo minimo di mille euro per ogni parcometro usato. L’importo totale a base di gara è di € 1.029.000,00.

L’appalto avrà durata di tre anni. Schiarita in vista anche per l'attuale personale ausiliario, che temeva, visti i ritardi e la possibilità di acquisizione dei parcheggi da parte di una nuova società, per la garanzia degli attuali posti di lavoro.

Rocca Priora, rifiuti e scheletri di edilizia abbandonati: presentati gli esposti

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ROCCA PRIORA – Un gruppo di cittadini: ''Situazione su cui intervenire subito''

Lo scheletro di un palazzo abbandonato preoccupa i residenti di Via dei Castelli Romani, a Rocca Priora. La situazione è di nuovo finita sotto l'attenzione di un gruppo di cittadini. Lo stabile è fermo con i suoi lavori da almeno trent'anni. Guardandolo nel suo aspetto, piuttosto tetro, sono cresciute ben due generazioni di roccaprioresi. Ciò che più allarma, però, è la sua facile accessibilità e il suo degrado. Rovi, erbacce e sporcizia fanno da contorno e da arredo a questo mostro che ormai rappresenta anche un pericolo vista la sua presumibile precarietà statica (siamo in zona sismica, lo ricordiamo). Oltre ad un intervento di pulizia, il manufatto forse necessiterebbe di una maggiore attenzione da parte delle autorità per capirne lo stato di conservazione e anche a che punto sono le sue procedure, visto che i decenni sono passati e probabilmente l'edificio, essendo privato, non sarà più ultimato a meno di clamorosi colpi di scena.

''Gli esposti che abbiamo protocollato ieri mattina – afferma una cittadina - puntano il dito sulla non applicazione dell'ordinanza di Giugno sulla pulizia dei terreni e quindi sul conseguente degrado in cui versa il paese e in special modo la contrada piani di Caiano, dove è diventato un problema e un pericolo anche accedere alle vie in quanto la vegetazione invade le strade ed inoltre sfruttando l'ormai alta vegetazione vengono scaricati tantissimi sacchi di spazzatura''. ''Alcuni cittadini, ribadisco, hanno fatto presente la situazione con esposti presentati ai Vigili – continua la donna - ma è stato risposto che non si poteva risalire ai proprietari in quanto i terminali erano rotti. L'estate è trascorsa e non vogliamo che come lo scorso anno tutto passi in cavalleria. Oltre all'esposto, fatto per il rustico fatiscente in paese, fino ad ora abbiamo depositato una decina di esposti per i terreni''.

Oltre alla necessità di una pulizia immediata, forse sarebbe ora che si pensasse anche ad un monitoraggio sulle case private. Al fine di scongiurare problemi come quelli verificatisi recentemente in zona Ponte Milvio a Roma o nella vicina Frascati, ove un solaio è venuto giù di schianto ferendo un inquilino.

(Foto tratta dal Gruppo Facebook ''Cosa c'è che non va'')

Principio d'incendio a Colle Fagiolara: sarebbe stato il terzo rogo in tre anni

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COLLEFERRO - A sventare la minaccia sarebbe stato un vigile del fuoco che si è accorto di quanto stava accadendo. Ancora una volta il sospetto del dolo

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Sarebbe stato un vigile del fuoco fuori servizio ad accorgersi che un piccolo principio di incendio si stava sviluppando in un'area di stoccaggio di inerti all'interno della discarica di Colle Fagiolara, a Colleferro, sito di proprietà di Lazio Ambiente. Nel caso in cui le fiamme avessero attecchito, domenica sera, si sarebbe trattato del terzo incendio in altrettanti anni dopo il grande rogo del giugno 2014 (LEGGI l'articolo) e l'altro dello scorso anno.

Anche in questo caso il sospetto è che, come accaduto nelle precedenti occasioni nonostante le versioni ufficiali abbiano sempre parlato di "autoinnesco" ed autocombustione.

Il tutto è accaduto a poche ore dall'apertura del tavolo di confronto apertosi ieri mattina tra la Regione Lazio, proprietaria della società di gestione ambientale destinata comunque all'alienazione, e i sindacati di Lazio Ambiente.

In ballo proprio il futuro della società regionale che pure in questi mesi sta perdendo "clienti" come accaduto nei casi di Valmontone e Colonna passati ad Ambiente spa e come potrebbe accadere anche per Frascati.

Frascati: il Cdq di Colle Pizzuto incontra il commissario. "Tante le cose da fare"

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FRASCATI - Ieri una delegazione dell'associazione è stata ricevuta da Strati ed ha presentato le necessità della periferia, abbandonata da anni

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Un incontro produttivo, un faccia a faccia schietto per presentare i problemi di una periferia sistematicamente abbandonata da Palazzo Marconi.

Il comitato di quartiere di Colle Pizzuto è stato ieri ricevuto dal commissario prefettizio Bruno Strati. "Un momento di confronto molto positivo - dice Carlo Rotili, del Cdq -, abbiamo messo sul tavolo quelle che sono le urgenze da affrontare. Tutte cose che da tempo attendono un intervento da parte degli amministratori"

Si è dunque parlato delle discariche abusive del quartiere ma che sono in realtà un problema per tutta la periferia. "Abbiamo chiesto almeno una telecamera e sanzioni per i trasgressori. E' importante informare sui rischi per chi disperde rifiuti nell'ambiente. Per quanto ci riguarda, l'associazione collaborerà per una mappatura dei siti". Secondo punto quello dei frontisti. "Crediamo - continua Rotili - che sia necessario emettere l'ordinanza comunale con sanzioni a carico di coloro che non tengono pulito, ma essenziale è la necessità di controllare il territorio".

E poi l'illuminazione pubblica spenta da mesi su tutto il tratto via Casal di Mario (punto sul quale il commissario si è impegnato a risolvere la questione), lo spostamento palo all'incrocio di Colle pizzuto con via Fontanile S. Matteo (Strati ha garantito che effettuerà un soprallugo) e ancora le perdite di acqua in strada ed i distacchi provocati nell'asfalto dalle perdite.

"Per quanto riguarda la provinciale via di Vermicino, abbiamo segnalato la brutta abitudine della ex Provincia di accatastare sui marciapiedi la sporcizia che viene rimmossa: in alcuni punti ci sono sono residui degli ultimi 3 anni. Il commissario si è impegnato ad affrontare anche questo problema", conclude il rappresentante del Cdq.



Città metropolitana, consiglieri divisi in "9 fasce" coi voti pesanti di Roma già in cassaforte

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FRASCATI - Gli eletti dei singoli comuni dovranno dichiarare la propria provenienza per ricevere la scheda elettorale del colore giusto

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I 48 voti dei consiglieri comunali di Roma Capitale saranno quelli ai quali gli 84 candidati consigliere metropolitano guarderanno con maggiore interesse perché delle 9 fasce in cui sono stati divisi i 121 Comuni della provincia di Roma (in base alla popolazione residente) ovviamente quella della Capitale è la più pesante.

Eppure quei voti, tranne forse 5 o 6, sono già tutti assegnati in base agli accordi stipulati in queste settimane. Ed è inevitabile che sia così. E pensare che ad esempio il Movimento 5 stelle ha più consiglieri comunali (29) di quanti siano i candidati metropolitani e, nonostante questo, tranne sorprese, al più dovrebbe riuscire ad eleggere 10 esponenti a palazzo Valentini. Stranezza di un regolamento, dovuto pare all'essere Ente di secondo livello, che nega ogni premio di maggioranza in Città metropolitana.

A votare, come detto, saranno gli oltre 1800 tra consiglieri comunali e sindaci dei 121 Comuni della Provincia di Roma: pardon, 119, perché Frascati e Guidonia sono commissariate e non avranno né elettori né tantomeno candidati. Tutti gli altri, come detto, il 9 ottobre (si vota dalle 8 alle 23 quindi via allo scrutinio) saranno attesi a palazzo Valentini a Roma per porre la propria scheda in fondo ad una delle 9 urne.

I giochi, si diceva, sono sostanzialmente fatti. 4 le liste in lizza: Movimento 5 Stelle,  Le Città della Metropoli, Territorio Protagonista e Patto Civico Metropolitano. Ma non mancheranno i franchi tiratori, un po' da tutte le parti. Comunque vada non sarà impossibile "farla franca": per quanto sia oggettivamente molto più facile fare conti e verifiche, il voto era e resta segreto. Ogni urna, tranne quella romana che avrà al massimo al proprio interno appena 49 schede (quelle dei consiglieri capitolini e quella della Raggi, già da oggi presidente dell'assemblea metropolitana), avrà al proprio interno centinaia di schede.

Insomma, gli accordi sono accordi, ma qualche cambio d'idea o di linea dell'ultimo momento è comunque possibile.

 

Cade in una scarpata di 12 metri: salvata grazie al tablet

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ZAGAROLO - La 29enne era appena scesa dal bus quando a causa del buio è scivolata verso il basso

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Una ragazza di 29 anni, ieri sera alle 21, dopo essere scesa dal bus che da Roma porta sulla Prenestina nella zona di Valle Martella, mentre camminava sul ciglio della strada, è caduta in una scarpata di circa 12 metri.

Grazie al fatto che aveva ancora il tablet dentro alla borsa è riuscita a chiamare i soccorsi, sul posto dopo pochi minuti sono arrivati i carabinieri della compagnia di Palestrina Nucleo Radiomobile, esperti della zona. Nonostante il buio e la fitta boscaglia, la ragazza è stata sentita urlare e localizzata dai due militari, che si sono calati nella fitta vegetazione e a circa 6-8 metri hanno recuperato la giovane donna, sotto shock e ferita e riportata in superfice.

La 29enne, che da poco abita nella zona di Zagarolo, originaria della Toscana, era caduta nel dirupo, causa il buio e la folta vegetazione che non permetteva di vedere bene col buio della sera, mentre rientrava a casa dal lavoro. Dopo le prime cure in ospedale a Palestrina, dove è arrivata intorno alle 22 con un trauma cranico e alcune contusioni e ferite in tutto il corpo, ha voluto ringraziare personalmente i due suoi angeli custodi, due appuntati scelti, Carlo e Franco, che a vive braccia l'hanno salvata e tirata su dalla scarpata, profonda circa 12 metri, ma per fortuna lei si era fermata circa a 6/8 metri aggrappandosi ad alcuni arbusti, finendo in mezzo ai numerosi cumuli di rifiuti presenti.

Grottaferrata: assegnazione campi, esclusa la Vivace

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GROTTAFERRATA - Oggi pomeriggio l'ennesimo capitolo di una storia infinita. A provocare l'esclusione del sodalizio biancorosso sarebbero state alcune non conformità nello statuto societario e la mancata presentazione di alcune fatture

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Clamoroso al Cibali. La Vivace Grottaferrata è stata esclusa dalla gara per l'affidamento dei campi sportivi comunali. La decisione, giunta alla fine della riunione fiume di questo pomeriggio nella quale si è proceduto - dopo i giorni di proroga concessi la scorsa settimana per il completamento della documentazione di gara - all'analisi delle offerte, sarebbe stata presa per alcune non confomità nella presentazione dello statuto societario e per alcune fatture non presentate.

Di fatto, se la documentazione presentata dall'Asd Grottaferrata Stefano Furlani, come sembra, dovesse essere in regola e se la società otterrà il punteggio minimo per l'assegnazione degli impianti, saranno proprio gli orange a gestire il "Degli Ulivi" ed il campo del rogazionisti.

Più che possibile, inoltre, che la stessa Vivace già dalle prossime ore presenti ricorso contro la decisione presa dalla commissione di gara presieduta dalla responsabile comunale Ivana Rasi.

 

La truffa dei migranti di Rocca di Papa: a Mondo migliore scoperti 11 falsi minori

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ROCCA DI PAPA - 6 del Gambia e 5 del Bangladesh volevano godere del trattamento speciale previsto da legge: li inchioda e denuncia la polizia locale

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Sventata truffa ai danni del Comune di Rocca di Papa. A smascherare l'inganno sono stati gli agenti della polizia locale diretti dal tenente colonnello Sergio Ierace che, assai poco convinti delle dichiarazioni rese da 11 ospiti dell'hub di Mondo Migliore, hanno voluto andare fino in fondo.

6 migranti provenienti dal Gambia e 5 cittadini del Bangladesh, giunti nelle scorse settimane nella struttura di via dei Laghi, avevaon dichiarato alle aurorità di avere meno di 18 anni. Come tali, avrebbero avuto diritto, secondo la legge per la Tutela dei minori, al permesso di soggiorno per 2 anni e, ancora, ad essere stabilmente ospitati in una struttura adeguata, il tutto a spese esclusive del Comune di Rocca di Papa.

Poco persuasi dalla versione resa dai giovani, gli agenti della polizia locale hanno avviato una serie di indagini e di riscontri che hanno portato gli 11 stranieri ad effettuare visite mediche specialistiche che, analizzando l'accrescimento delle ossa ed altri parametri oggettivi hanno individuato la vera età dei soggetti in questione. Nello specifico è emerso che tutti avevano un'età compresa tra i 19 ed i 20 e che in un caso gli anni erano addirittura 23. Gli 11 stranieri sono stati dunque denunciati per falsa attestazione di identità e per aver tentato di raggirare le autorità: i ragazzi sono dunque stati stabilmente affidati al Mondo migliore.

E' la prima volta che ai Castelli romani si smaschera un raggiro di questo tipo che, secondo gli inquirenti, potrebbe nascondere anche un giro più grande. Detto che un migrante adulto costa 35 euro al giorno, che le casse dello Stato pagano alle cooperative che si occupano di questo, un minore ne costa ben 85 ed è dunque evidente il "vantaggio" nell'accogliere minori presso strutture create o adibite allo scopo. La truffa sventata dalla polizia locale, in soldoni, ha evitato al Comune di Rocca di Papa di spendere per questi ragazzi 28mila euro al mese. Sarebbe stato un salasso.

"Frascati scienza" fa centro: il video contro le bufale scientifiche è virale

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FRASCATI - E' in corso la settimana della scienza e l'associazione tuscolana è protagonista

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Frascati scienza fa centro ed il video diventa virale. "Tutti siamo tempestati da numeri, dati, ricerche più o meno ufficiali. Siamo continuamente influenzati, condizionati e terrorizzati da ciò che leggiamo ogni giorno! Finalmente la ricerca diventa protagonista: ironizzando sulle bufale scientifiche che tanto ci affascinano e preoccupano e sulla cattiva divulgazione scientifica", scrivono dall'associazione che in questi giorni è impegnatissima nella "Settimana della scienza".

VEDI IL VIDEO

Il video, peraltro di pregevole fattura, tocca nel vivo le difficoltà che ognuno di voi vive di questi tempi per districarsi tra le tante, troppe informazioni che arrivano in campo di nutrizione ed in campo medico.

Il video è stato postato in queste ore anche da repubblica.it e sta riscontrando un notevole successo di gradimento. Appuntamento clou resta quello di venerdì sera con la "Notte europea dei ricercatori", che vedrà ancora una volta Frascati (insieme a molte altre città in Europa) accendersi letteralmente di scienza.

Frascati, mercato settimanale vuoto: gli ambulanti fanno sciopero

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FRASCATI - Si protesta contro la direttiva Bolkestein che liberalizza anche questo settore

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Sciopero degli ambulanti anche al mercato settimanale di Cocciano, a Frascati.

Questa mattina i frequentatori del mercato hanno avuto la brutta sorpresa di trovare moltissime delle piazzole vuote e di dover dunque rimandare l'appuntamento settimanale con la spesa.

L'iniziativa degli operatori attesi a Frascati, rientra comunque nelle proteste organizzate da varie categorie in questi mesi e contro la cosiddetta "direttiva Bolkestein" che ha inserito proprio la categoria dei venditori ambulanti tra quelle destinate alla liberalizzazione del mercato.

Così a partire dalla primavera del 2017 ed ogni anno, gli ambulanti dovranno partecipare ai bandi per il rinnovo delle licenze: il provvedimento dell'Unione europea, datato 2006 e recepito dall'Italia nel 2010, permette anche alle società di capitali di partecipare a queste gare. Legittime dunque le preoccupazioni degli operatori.

Genzano, nonno Gino compie 100 anni. Il suo segreto? Non ha mai guidato

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GENZANO - Ieri la grande festa alla quale hanno preso parte tutti i parenti. Una vita in campagna e senza mai conoscere un volante

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Nonno Gino Marinelli ha compiuto 100 anni. Per lui ieri è stata organizzata, alla presenza anche del sindaco di Genzano Daniele Lorenzo, una grande festa in via Mandrella, a ridosso del centro storico.

Una ricorrenza speciale alla quale hanno partecipato tutti i familiari del centenario cittadino genzanese, ad iniziare dai suoi due figli. Assente, purtroppo, la signora Giovannina, compagna di una vita scomparsa a luglio all'età di 93 anni.

Gino, vignaiolo e carpentiere, ha passato una vita in campagna ed il suo segreto sembra essere proprio quello di non aver mai avuto la patente e dunque di non aver mai guidato.

Classe di ferro 1916, Gino costruiva pozzi per vino e si è sempre mosso a piedi o in bicicletta. Personaggio molto amato, si recava a Roma con i mezzi pubblici per vendere il vino. Lavoratore infaticabile, ma chiaramente in pensione da qualche anno, è così uno dei genzanesi più famosi nella sua comunità. A lui ed alla sua famiglia gli auguri de ilmamilio.it.

 

{/gspeech}


Rocca di Papa: rebus Mondo migliore. Tante domande, zero risposte: siamo al gioco del silenzio

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ROCCA DI PAPA - Da due mesi e mezzo, eccezion fatta per la firma della convenzione con la prefettura per l'utilizzo dei migranti come volontari, nessuno tra gli amministratori interviene sul tema più discusso di questi mesi

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Quanti sono gli ospiti di Mondo migliore? Come, quando e da chi vengono gestiti i flussi propri di una struttura definita "hub", e dunque non centro di accoglienza quanto centro di smistamento e transito che ha nel suo dna il concetto di mobilità? Quanti sono i dipendenti che lavorano nella struttura? Dove finiscono le competenze della Prefettura e dove iniziano quelle del Comune? Fino a quanto resterà operativa la struttura di via dei Laghi? Che genere di opere volontarie dovrebbero andare a svolgere i migranti che rientrano (secondo quale selezione o logica) nel protocollo d'intesa stipulato tra il prefetto Paola Basilone e il Comune di Rocca di Papa pochi giorni fa? Davvero in quella struttura possono arrivare fino a 700 migranti?

E ancora, riferendoci e riportando le domande poste 24 ore fa (LEGGI l'articolo): l'hub di Mondo migliore è tra le strutture a rischio definanziamento? Il centro dove in questi primi 3 mesi di attività sono arrivati profughi e sono stati assunti dipendenti per la gestione di queste persone, rischia di chiudere da un momento all'altro? Il problema c'è anche per Rocca di Papa o questo hub è comunque coperto da finanziamenti?

Tante, troppe domande e zero risposte. Anzi, zero carbonella.

L'ultima volta che l'Amministrazione comunale ha toccato l'argomento, almeno a scorrere la pagina Facebook ufficiale dell'istituzione è stato il 14 luglio quando un sorridente sindaco da poco insediato passava, come recita il post, "una mattinata a Mondo migliore". Dopo di quello niente, zero. Fatta ovviamente eccezione per la foto di propaganda al fianco del prefetto, datata 17 settembre.

La questione è però attualissima e di vasto dibattito eppure nessuno dalla maggioranza è in grado di intervenire e di fornire risposte alle domande che i cittadini - inevitabilmente desiderosi di sapere come stanno le cose - lecitamente attendono.

Chi e soprattutto quando spezzerà il gioco del silenzio?

Cinquanta giorni d'inferno: ecco cosa ci attende verso il referendum

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FRASCATI - A due giorni dalla (contestata) ufficializzazione della data del voto siamo già al Ponte di Messina ed all'antipasto del voto politico. Ma la strada è lunghissima

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Saranno cinquanta giorni d'inferno e lo stiamo già vedendo in queste primissime battute. Il referendum che ci attende, vera e propria anticamera delle elezioni Politiche che potrebbero (soprattutto in caso di vittoria del no) esserci già nella prossima primavera, sarà una prova senza appello.

Sarà un vero inferno, si diceva. E lo stiamo vedendo già da ieri perché, superati gli scontri a salve sulla data scelta per il voto (il 4 dicembre), l'ultima provocazione di Matteo Renzi - quella del Ponte di Messina - ha già fatto saltare il tavolo. Ma ne vedremo delle belle perché è evidente che se Renzi ripropone un progetto di Silvio Berlusconi, le opposizioni (che hanno un fronte talmente vasto che va sì dai 5 stelle alla destra ma finisce dritto dritto nel Pd del no) spareranno le proprie cartucce. E allora su con le pensioni minime (sempre Renzi) e no alla riforma salva casta (gli oppositori): e siamo alle primissime battute.

L'effetto finale sarà uno solo: quello che 3 quarti di quelli che sceglieranno di andare a votare (e temiamo che a farlo saranno poco più di un italiano su due) non avranno minimamente idea di cosa stanno facendo e procederanno col telecomando, coll'aiutino da casa. Al più con un messaggio su Whatsapp. Dei restanti almeno la metà esprimeranno un voto cosciente ma politicizzato e speriamo che almeno un 10% dei votanti, quelli che non appartengono alle due categorie sopra elencate, sappia esprimere un voto libero, in piena coscienza. Che sia "sì" o che sia "no".

Nel frattempo a noi resteranno due cose da fare: quella di riportare, come già sta avvenendo, le posizioni dei vari comitati, partiti, movimenti, associazioni e gruppi di pensiero e, ancora meglio, quella di cercare - moderatamente e senza chiedere la luna - di capire perché votare "sì" e perché votare "no". Liberatemente.

Ed illuderci che quel 10% di liberi elettori sia effettivamente tale. Nella pervicace certezza, però, che è più facile che la percentuale coli a picco piuttosto che guadagni qualche punto in salita.

Albano Laziale, inferriate a Palazzo Pamphilj. ''Una prima vittoria''

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ALBANO LAZIALE – L'intervento sulla struttura abbandonata da decenni. Il Comitato di Quartiere: ''Primo risultato''. Nobilio: ''Luogo di enorme risorsa da recuperare''
 
Palazzo Pamphilj, uno dei luoghi da anni oggetto di numerose battaglie per il suo recupero e la sua riqualfiicazione, ha visto in questi giorni un intervento salutato con soddisfazione dal locale Comitato di Quartiere. Un cancello, infatti, è stato apposto all'ingresso dell'edificio per impedire accessi indesiderati e rischiosi, visto lo stato di precarietà della sttuttura, anche per gli stessi ''inquilini'' di fortuna. 
 
Elena Albanese, presìdente del  Comitato centro storico, commenta: "Siamo soddisfatti di aver ottenuto questo primo piccolo risultato a dimostrazione che quando i cittadini si impegnano in prima persona possono fare molto. Il cancello è davvero ancora una goccia nel mare ma ci dà la carica e la convinzione per proseguire la nostra battaglia di civiltà. Un passo alla volta. Ringrazio tutti i membri del comitato e la consigliera Nobilio che si stanno adoperando insieme a me per il centro storico. Abbiamo per l'autunno molte iniziative in programma per il palazzo e non solo. Avanti così".
 
Anche Federica Nobilio, consigliere comunale di ''Terra Nostra'', è sulla stessa lunghezza d'onda: ''Questo è il primo piccolo, insufficiente, assolutamente non definitivo successo di una grande battaglia che va avanti ormai da anni. Così come avevamo richiesto è stato finalmente installato il cancello in ferro per impedire l'accesso al palazzo in stato di abbandono da parte di senza tetto. Questa è la dimostrazione che dobbiamo andare avanti e proseguire insieme per il decoro, la salvaguardia e la valorizzazione del centro storico e della nostra città. Non ci prenderanno per stanchezza''. ''Lo stato di abbandono in cui versa il palazzo – commenta - è estramemente grave e coinvolge diversi aspetti che vanno dalla sicurezza, al decoro, all'umiliazione di vedere il tridente barocco ed il suo edificio più importante in queste condizioni. La memoria e l'identità della città gridano vendetta, soprattutto perché il Palazzo potrebbe essere un'enorme risorsa per Albano se opportunamente valorizzato''. 
 
La rinascita di Palazzo Pamphilj è un lungo percorso. Sul sito, infatti, è stato più volte acceso un interesse che in questi anni, purtroppo, non ha portato a nulla di concreto. La speranza è che la svolta avvenga, nel tempo più breve possibile.
 

Frascati: il commissario approva la delibera di spending review. Lacrime e sangue in arrivo soprattutto a palazzo

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FRASCATI - Strati lo aveva annunciato nei giorni scorsi: nel mirino la spesa corrente. Recupero crediti, alienazioni e aumento tariffe servizi a domanda individuale

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Al titolo di "Prime direttive per la riduzione della spesa corrente", con una deliberazione (la numero 19 del 26 settembre) effettuata con poteri di Giunta (e dunque di esecutività immediata), il commissario straordinario Bruno Strati così come annunciato nella nostra intervista in esclusiva lo scorso 10 settembre (LEGGI l'articolo) ha varato le sue misure di "spending review".

L'obiettivo è quello di contenere una spesa che ha visto le casse comunali, soprattutto nel periodo 2010-2016 (sostanzialmente nell'Amministrazione illuminata di Stefano Di Tommaso, dunque), andare in evidente sofferenza.

Le leve sulle quali il commissario ha deciso di agire sono davvero molte e, pur senza ancora andare a toccare le aliquote comunali delle imposte e le tasse locali, andrà inevitabilmente a gravare anche sui cittadini frascatani. Soprattutto - a ben leggere il documento - per quelli che sono i "servizi a domanda individuale", quali mense scolastiche e scuolabus ad esempio, per i quali il commissario (e lo aveva annunciato) ha rilevato un netto squilibrio tra impegno pubblico ed impegno privato soprattutto in relazione a quanto accade nei Comuni limitrofi.

VAI ALLA DELIBERA

Nel mirino di Strati però finisce anche e soprattutto l'azienda speciale Sts per la quale viene proposto anche un più attento controllo interno. La Sts rimbalza in queste ore anche nell'ipotesi, circolante in città, della nomina di un commissario "ad acta" per il Bilancio comunale che riguarda anche e soprattutto una azienda le cui perdite sono milionarie.

Strati punta poi sul recupero dei crediti, sul monitoraggio dei residui attivi, sulla lotta all'evasione fiscale, sull'alienazione delle proprietà comunali (con urgenza per quelle commerciali) ma tra gli obiettivi c'è anche la riorganizzazione di Palazzo Marconi e delle funzioni dei vari settori, riorganizzazione che l'ex sindaco Spalletta avrebbe voluto portare a dama prima di abbandonare la poltrona di sindaco.

Insomma, un pacchetto corposo di misure tra le quali - chiaramente - c'è di tutto. L'obiettivo è far entrare soldi nelle esangui casse comunali.

 

Il convegno alla Sala Bassani: ''Elettrosmog: facciamo chiarezza''

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MONTE COMPATRI - Pubblicati gli esiti dell'importante incontro sull'inquinamento elettromagnetico: dati preoccupanti

Il giorno 23 settembre 2016 si è tenuta nella sala Don Bassani a Monte Compatri una assemblea pubblica sul tema Eletttrsmog organizzata e patrocinata dall’ associazione Minerva e dal Comitato di Vigilanza per la Salvaguardia e la Tutela dell'Ambiente di Monte Porzio. Il dibattito è stato animato dai relatori Francesca Romana Orlando (Vice Presidente ''Amica''), dal Dott. Fiorenzo Marinelli (Biologo Molecolare del CNR di Bologna).

Questa la relazione pubblicata sul convegno dal Comitato:

I cittadini si sono potuti confrontare con i dati scientifici di lavori “indipendenti”, che dimostrano ''senza ombra di dubbio – scrive oggi il Comitato - il nesso causale tra l’ insorgenza di diverse patologie e l’ esposizione (diretta e/o indiretta) ai campi elettromagnetici non ionizzanti''.

Nel suo blog il Cvomitato scrive: ''Parliamo solo di campi elettromagnetici non ionizzanti(cioè dal radio all’ UV per intenderci) poiché per quelli ionizzanti (dagli UV al gamma) l’ effetto dell’ esposizione è già fonte di mutazione genetica ed alterazione cellulare con conseguenti rotture molecolari per definizione di “ionizzazione”. Questi campi elettromagnetici vengono comunemente utilizzati come onde portanti per le trasmissione di segnali e quindi chiaramente appetibili in tutto il loro spettro di frequenza dalle società che fanno business tramite il loro utilizzo. In maniera abbastanza semplice possiamo fare una analogia: più informazioni (al secondo) è necessario trasmettere con una onda e maggiore dovrà essere la sua frequenza; di contro più alta è la frequenza di un’ onda portante e più energia essa trasporterà. In pratica più informazioni (e dati) verranno trasmessi tramite un segnale E.M. e più energetiche dovranno essere le onde da utilizzare… questo indipendentemente dall’ intensità del fascio utilizzato, che potrà essere a bassa potenza (minor portata) o alta potenza (maggiore portata). Più leonde sono energetiche e più interagiranno con il materiale circostante (compreso quello biologico)… cerchiamo quindi di quantificare il tipo di interazioni, alle quali si va incontro''.

''Fatta questa doverosa premessa per i profan – continua la relazione - è importante sottolineare che il genere umano è costantemente sottoposto a radiazione EM proveniente dallo spazio e questa radiazione “naturale” può anche essere ingente, MA presenta una caratteristica fondamentale: è costante  (non pulsata). Questa costante sollecitazione ha fatto si che nel corso degli ultimi 3 milioni di anni l’ uomo si sia potuto adattare naturalmente ai livelli di 130V/m di campo elettrico naturale e 50uT di campo magnetico naturale (entrambi continui). La componente naturale pulsata (non continua) con la quale l’ uomo (assieme agli esseri viventi) si è evoluto si attesta intorno ai ~0.0002V/m. Dal 1940 in poi questo fondo pulsante è cresciuto a ritmo esponenziale tanto che è stato necessario imporre dei limiti di legge (6V/m in Italia e 61V/m raccomandazioni OMS).

Lo stesso discorso va fatto per le decine di centinaia di migliaia disostanze chimiche che prima degli anni ’40 non erano presenti in natura ed a cui gli organismi viventi sono diventati esposti dall’ oggi al domani in maniera sempre più massiccia ed invasiva, tale da creare una ipersensibilizzazione di branco: prima degli anni ’40 solo il 2-3% della popolazione era allergica ora la percentuale tocca il 30% della popolazione, con picchi di 60% per quello che riguarda le intolleranze da ipersensibilizzazione''.

''I limiti di sicurezza internazionali son basati su studi fatti su manichini riempiti di proteine e prendono in considerazione SOLO gli effetti termici (riscaldamento della materia) e si “dimenticano” di considerare (o forse faremmo meglio a dire “trascurano volutamente”)  gli effetti biologici e metabolici sul materiale vivente.

EFFETTI TERMICI

Chiaramente gli effetti termici sono nocivi: basta una telefonata di 15 minuti per evidenziare un surriscaldamento, chiaramente visibile da immagini termografiche, inoltre il riscaldamento = assorbimento di radiazione = accoppiamento con il materiale biologico occipitale è nettamente maggiore per i bambini (considerando la scatola cranica non ancora formata) rispetto agli adulti. Infine si evidenzia una attivazione del glucosio negli encefalogrammi di chi effettua telefonate rispetto a chi non usa il telefono, sintomo che rispetto al resto del corpo viene alterato (accelerato) il metabolismo dell’ organismo. Le radiazioni e quindi l’ assorbimento delle stesse è maggiore per le scatole craniche meno formate, anche in relazione alla maggior presenza di acqua nei tessuti, quindi anche gli effetti termici risultano amplificati nei bambini.

EFFETTI NON TERMICI

Da una serie di studi indipendenti (IARC press Release n.208 31 maggio 2011, WHOIARC – IARC volume 80, Marinelli F., Cinti C et al, JCP 2004, Bonapace Insubria 2013) sono emersi indubbi legami tra l’ esposizione ai campi E.M. e la modificazione dell’ espressione dei geni che regolano il ciclo cellulare; in alcuni casi danneggiano le cellule attivando l’ apoptosi ed infine accelerano la riproduzione delle cellule tumorali. In generale sia le ELF @50Hz sia i campi EM cellulari/WiFi risulterebbero genotossici e cancerogeni di classe 2B.

L’ ICEMS (www.icems.eu) pubblica risoluzioni dal 2002 promovendo una riduzione dei limiti di esposizione per i campo EM sulla base del principio precauzionale.

L’ ICEMS pubblica risoluzioni dal 2002 e promuove una riduzione dei limiti di esposizione per i campi EM sulla base del principio di precauzione. Il più grave effetto della genotossicità dell’ esposizione alle onde EM sul materiale biologico riguarda i danni al filamento del DNA (singolo o doppio), fatto che porta alla perdita della capacità di riparazione del DNA nelle cellule staminali umane ed in ultima analisi all’ insorgenza di neoplasie negli esseri umani.

Questi studi si sono concentrati su spettri di frequenza abbastanza circoscritti, ma sono estendibili e modulabili a tutte le frequenze radio (ELF, microonde, e GHz…), es. Barteri M. & Marinelli F et al 2014 si identifica anche un meccanismo di modificazione della cinetica enzimatica, che non permette di contrastare l’ insorgenza dei radicali liberi che porta d una ipersensibilizzazione ed a un continuo depauperamento delle risorse dell’ organismo a medio-lungo termine.

ELETTROSENSIBILITÀ

Fenomeno analogo all’ esposizione da sostanze chimiche, che porta alle allergie vere e proprie; i sintomi specifici sono prurito, bruciori, arrossamento, sintomi allergici maggiori, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, disorientamento spaziale, stanchezza cronica, iperattività nei bambini e difficoltà digestive varie.

ANTENNE

Ci sono una serie di studi che tendono a dimostrare sopra ogni dubbio il nesso causale tra la presenza di antenne e l’ insorgenza dei seguenti sintomi e patologie:

  • disturbi del sonno

  • stanchezza cronica

  • mal di testa

  • sensazione di disagio

  • difficoltà di concentrazione

  • perdita della memoria

  • tendenze depressive

  • disturbi visivi

  • disturbi uditivi

  • irritabilità

  • problemi alla pelle, melanomi

  • disturbi cardiocircolatori

  • confusione

  • cancro alla prostata, al pancreas, alla cistifellea, melanoma, cancro ai polmoni, leucemie.

Gli studi in questione sono stati fatti in differenti paesi (Francia, Germania, Spagna, Israele, …) e si è trovato un nesso causale con la vicinanza ai ripetitori per cellulari (Santini et al 2002, Eger et al 2004, Oberfeld et al 2004, Wolf e Wolf, 2004), vedere immagine. Fino a 300 metri di distanza da tralicci di ripetitori per telefonia si assiste ad un aumento correlato di incidenza di patologie di varia natura.

L’ incidenza è significativamente superiore alla norma per vicinanze fino a 300 metri in linea d’ aria con i tralicci. In particolare le incidenze (cit. Neurotoxicology 2007 Mar;28(2):434-40., Abdel Rassoul G. et al) delle patologie riguardano un aumento stimato di: mal di testa (23.5%), perdita di memoria (28.2%), confusione (18.8%),  tremori (9.4%),  sintomi depressivi (21.7%),  disturbi del sonno (23.5%).

Nel 2015 è anche emerso uno studio (ISSN 1660-4601 Sultan et al 2015), in cui si correla il rischio di diabete con l’ esposizione EM a frequenze proprie dei cellulari a partire da 0.2 V/m.

A Belo Horizonte in Brasile e Sutra Tower a S. Francisco sono stati fatti degli studi epidemiologici (rispett nel 2011, 1992 e 1997) sulla popolazione residente in vicinanza di ripetitori di potenza variabile da 0.2 a 12.4 V/m; lo studio ha evidenziato una perfetta correlazione spaziale, che ricalcava perfettamente la particolare concentrazione “ad ombrello” dello spettro di emissione di quelle specifiche antenne. L’ elevatissima correlazione non lasciava adito a dubbi sul nesso di causalità riguradante un’ incidenza tumorale fino a 5 volte maggiore rispetto della media nazionale.

Tale effetti nocivi si estendevano fino a 4.5Km di distanza dai ripetitori; a quella distanza l’ incidenza media era ancora il doppio. Alcuni scienziati si sono cimentati nell’ identificare una relazione del tipo: dose di radiazione ⇒ risposta immunologica ⇒ % malattia.

In Italia; in questo periodo si stanno effettuando una serie di studi epidemiologici anche aMonte Cavo, sono stati fatti a Cesano e sono in corso d’opera ad Ostia nel quartiere flagellato dai tumori vicini alla torre dell’ ACEA (parco della Vittoria) dove più di 30 bambini tutti residenti nel quartiere si sono ammalati di leucemia tra il 2007 ed il 2009. N.B. nel quartiere interi condomini con almeno un caso di tumore per famiglia.

RADAR

Altri casi molto preoccupanti di esposizioni correlate all’ insorgenza tumorale si verificano a Potenza Picena (MC) dove è presente un radar che irraggia le abitazioni circostanti causando innumerevoli morti.

Spesso si trascurano questi dispositivi, sopratutto se si vive in prossimità di porti ed aeroporti (a volte anche lungo le anse di alcuni fiumi), in realtà i radar sia civili sia militari hanno una frequenza di emissione simile a quelle dei cellulari (al GHz) ma hanno una potenza elevatissima (decine di KWatt) contro le poche decine di milliWatt di un ripetitore per telefonia.

In questi casi gli studi effettuati su colture cellulari hanno mostrato una diretta citotossicitàdelle colture esposte rispetto a quelle di confronto isolate (Martinelli et al 2012). N.B. i proprietari delle case dove vennero fatti questi esperimenti morirono poco dopo di leucemia, tanto che la strada dove si incanalavano queste radiazioni venne soprannominata la “strada del Tumore”.

Ancora più grave il caso del Poligono di Quirra in Sardegna, dove i 36 radar della zona hanno prodotto in un tempo brevissimo la morte di 19 pastori sardi, che hanno tutti contratto la stessa forma di leucemia fulminante. Gli studi sulle colture cellulari qui hanno mostrato una immediata necrosi, senza passare per stadi intermedi (normalmente accade che si passa prima per uno stato di sofferenza cellulare, citotossicità e conseguente morte), qui a Quirra con soli 6 minuti di esposizione i campioni presentavano subito una necrosi immediata (Martinelli et al 2015).

WIFI

Il WiFi commerciale è una tecnologia, che sta divenendo velocemente diffusa in tutta il mondo. Si tratta di una tecnologia pulsata a 2,4GHz e 5GHz. Essendo pulsata produce un campo EM indotto nel materiale biologico, quindi i danni si moltiplicano nonostante la potenza di emissione sia per lo più bassa (salvo rari casi); nella figura si comprende come sia elevato il tasso di variabilità in un segnale WiFi relazionato al segnale proveniente da una antenna di telefonia standard.

A 50 cm da un ripetitore WiFi si è soggetti a molto più segnale variabile di quello a cui si è esposti stando a 100 metri da una antenna per telefonia.

N.B. Per confronto si ha l’ equivalente di una emissione da 13V/m (simile a quella che si ha sotto un traliccio televisivo ad alta potenza) posizionando il portatile connesso in WiFi sulle gambe.

Lo spettro del segnale e la variabilità insita nella natura della tecnologia adottata ci inducono, in via precauzionale a sconsigliare l’ utilizzo del WiFi in tutti i luoghi sensibili (scuole di ogni ordine e grado, centri sportivi e ospedali), e comunque SEMPRE alla presenza di bambini e donne incinta (se non strettamente necessario).

In alcuni comuni come Borgofranco di Ivrea e Civitanova nelle Marche si è vietato il WiFi in via precauzionale nelle scuole e negli ambienti/edifici pubblici sensibili; anche inIsraele ad Haifa si è vietato l’ uso del WiFi. Ci auguriamo che la lista dei comuni che decidano di non avvalersi del WiFi aumenti velocemente… e che qualche amministratore lungimirante si fermi a leggere questo articolo.

Nel frattempo dobbiamo solo vigilare sul progetto Wifi In The Sky che, utilizzando una serie di satelliti opportunamente equipaggiati, si pone l’ obiettivo di coprire completamente (e senza alcuna via di scampo), tutto il globo…!

STUDI E LIMITI DI LEGGE

Vi chiederete se questi studi indipendenti falsifichino gli studi dei maggiori istituti mondiali, i quali non si risparmiano nell’ affermare che non vi sia ALCUNA correlazione tra le insorgenze delle patologie e l’ irraggiamento di onde EM? Beh la risposta è difficile, ma forse neanche tanto se si va a vedere nel dettaglio.

L’ OMS e l’ ICNIRP dice che il limite di legge per l’ esposizione è di 61V/m  il limite (abbastanza restrittivo in Italia è di 6V/m, ma gli studi indipendenti dicono che per stare tranquilli bisognerebbe attestarsi intorno ai 0.6V/m.

N.B. il limite OMS non è un valore di legge, ma una “opinione/raccomandazione” scaturita da una serie di conferenze in cui una serie di scienziati (al soldo delle multinazionali) hanno espresso una serie di opinioni e tramite questa deresponsabilizzazione è uscito fuori un valore altissimo come raccomandazione per l’ esposizione EM, valore poi universalmente riconosciuto!

Queste vicende, assieme ad altre riguardanti una serie di finanziamenti elargiti per gli studi “commissionati dall’ OMS” fanno crescere il dubbio che molti studi possano essere manipolati e/o alterati al bisogno per mitigare i risultati. Tutta una serie di studi che vengono ritenuti “seri” dal mondo accademico, altro non siano che dei semplici specchietti per allodole atti a minimizzare il rischio ed i timori nelle popolazioni ignare e dedite all’ utilizzo sregolato delle ultime tecnologie sul mercato.

Appellarsi ad una serie di studi commissionati da società di telefonia, che dichiarano che l’ esposizione alle onde EM dei ripetitori per cellulari non fa male e non ha alcuna connessione di causalità con l’ insorgenza di diverse patologie… è chiaramente come chiedere all’ Oste se il vino è buono… “un serpente che si morde la coda” sopratutto considerando che degli studi non indipendenti e non finanziati dall’ industri provano esattamente il contrario (ci piacerebbe essere solo complottisti, ma non è così… purtroppo!).

In Italia siamo messi leggermente meglio rispetto a molti stati europei e mondiali, ma anche qui il limite è alto, inoltre il signor Monti nel periodo, in cui fu incaricato di essere presidente del consiglio, con un suo decreto ad hoc ha esteso i limiti di legge non permettendo le misure in un arco temporale di 6 minuti, che rappresentava il tempo medio di dissipazione termica del materiale biologico, ma come media nell’ arco delle 24 ore, permettendo di alzare a piacimento i limiti nelle ore diurne per poi riabbassarle (quando controllati e/o misurati) nelle ore notturne: si tratta di un innalzamento sostanziale dei limiti di legge che mina inesorabilmente la salute di tutti noi! Grazie signor Monti!

N.B.: Le regole del marketing e dello sviluppo economico stanno cercando oramai da anni di innalzare ai valori di soglia italiani di un fattore 10 (fino a 40-60 V/m). Senza giudicare le motivazioni personali che possano portare i politici a prendere sul serio una modifica tanto sostanziale dei limiti di legge italiani, ci teniamo solo ad affermare che una siffatta azione risulterebbe senza ombra di dubbio devastante per la salute pubblica. Anche noi come comitato abbiamo firmato una lettera aperta per raccomandare il NON-innalzamento di questo valore… per ora è rimasto fisso a 6V/m.

FONTE: https://comitatotutelamonteporziocatone.wordpress.com/2016/09/28/elettrosmog-facciamo-chiarezza/

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