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Drammatico scontro sulla Maremmana II: gravi tre ragazzi

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ZAGAROLO - Frontale tra una Opel Corsa che finisce nella cunetta ed una Bmw: uno dei giovani sbalzato fuori l'abitacolo

ilmamilio.it

Una botta terribile con un bilancio che poteva essere anche più grave.

Sangue sulla via Maremmana II, al chilometro 12,700 nel territorio comunale di Zagarolo.

A scontrarsi frontalmente con estrema violenza una Opel Corsa con a bordo 4 ragazzi ed una Bmw serie 3 nella quale viaggiava una coppia di coniugi. L'incidente è avvenuto alle 2 di notte e nel giro di pochi minuti sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri di Zagarolo.

Drammatica la scena che si è presentata ai soccorritori con la Corsa terminata in una profonda cunetta: uno degli occupanti, che se l'è cavata meglio degli amici, era stato sbalzato fuori dall'abitacolo. I pompieri hanno dovuto lavorare a lungo per riuscire ad estrarre i giovani della lamiere dell'auto: i ragazzi sono stati trasportati negli ospedali di Palestrina, Tivoli e Umberto I di Roma in codice rosso. I ragazzi a bordo della Corsa, tutti di età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono uno di Zagarolo e 3 di Roma.

Meno gravi le condizioni di coloro che viaggiavano sulla Bmw e che sono rimasti solo lievemente feriti. La strada è rimasta chiusa per più di 3 ore per i soccorsi ed i rilievi del caso.


Grottaferrata, Don Monterubbianesi: ''All'ex Bazzica può ripartire una speranza sociale''

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GROTTAFERRATA - Riflessioni aperta del fondatore di Capodarco Grottaferrata per il rilancio di un bene in ''pericolo''. ''Studenti e forze sociali insieme per il ''Dopo di noi''''

Riceviamo e pubblichiamo:

''Con molto interesse desidero far giungere ai Cittadini dei Castelli romani il mio pensiero sulla questione “Bazzica” (Leggi l'articolo). Dobbiamo aver fiducia che questo bene possa e debba tornare alla sua funzione sociale, motivo per cui venne affidato al Comune di Grottaferrata.

Insieme ad altre realtà del territorio creammo l’ATS Bazzica il sociale, col sogno di realizzare lì un incubatore di progettualità ardite dei giovani, che con i disabili dovevano progettare un futuro di inclusione e vera integrazione. Le istituzioni, dalla Regione all’amministrazione locale, non sono state all’altezza di recepire il valore del progetto, con nostra grande disillusione.

Tanta acqua è passata sotto i ponti da allora, e gli ideali più grandi sembrano scemare nel vuoto attale di visione politica che in questo momento l’Italia vive.

Tutto è perduto? No!

Noi abbiamo continuato a lottare, anzi abbiamo ottenuto una grande cosa. E’ nata, con tante difficoltà la legge 112 nel giugno 2016, la legge sul “Dopo di noi”, che aiuta le famiglie dei disabili che hanno angoscia del futuro dei loro figli, quando non ci saranno più le rispettive famiglie a proteggerli, aiutandoli a lottare per un futuro dei loro figli.

L’art. 4 della legge promuove il protagonismo delle famiglie e di altre forze sociali per creare strutture di residenzialità, dove il processo di autonomia si realizzi il più possibile. E’ il “durante noi”. E’ il senso concreto con cui noi di Capodarco, con la Fondazione Prima del Dopo sin dal 2010 abbiamo creato qui a Grottaferrata Casa Milly e Memmo, con l’aiuto dei genitori, e dal 2015 ora a Genzano.

Sulla residenzialità, dove accogliere i disabili che rimarranno soli, c’è tanto da costruire, ma un aspetto non va trascurato, ed è essenziale quanto la casa. Ed è il lavoro dei ragazzi accolti.

La dignità di ciascun accolto, che deve sentirsi utile alla società. Non più pura assistenza, ma vera inclusione ed integrazione.

Noi abbiamo in Italia fatto una rivoluzione rispetto agli altri Paesi europei: abbiamo integrato i ragazzi disabili nella scuola sin dalla loro infanzia ed adolescenza, sino alle scuole secondarie superiori. E’ stata una vera rivoluzione, cominciata nel 1977. Ci abbiamo speso molto: insegnanti di sostegno, operatori AIC, operatori specializzati… ma dopo la scuola cosa c’è per i disabili? Poco o nulla… tanto che i genitori fanno bocciare i loro figli disabili perché rimangano il più possibile in questo processo di integrazione.

Il “dopo la scuola” è tutto un processo di autonomia da realizzare, e su questo ora stiamo lavorando con l’ISFOL, che ha chiesto aiuto alla Comunità di Capodarco, perché in 5 Regioni d’Italia si sperimenti un processo di peer-education, con cui si educhino i ragazzi normali in esperienze di alternanza scuola-lavoro, quindi anche con un rapporto vivo col territorio che si apre all’accoglienza. Realtà concrete di lavoro possibile in cui i giovani si facciano poi tutors del lavoro dei loro compagni disabili dopo la scuola.

Laboratori sociali, cooperative, imprese varie, con la spirito dell’economia sociale che deve prevalere sull’economia del puro profitto, in cui, con i giovani rilanciamo il welfare sociale, oggi negato. Dando così ai giovani questa grande idealità. L’agricoltura, che si fa così agricoltura sociale, e così nel 2015 abbiamo promosso la legge 141 sull’agricoltura sociale, e le attività connesse all’agricoltura e allo spazio di accoglienza come il turismo, l’alberghiero, sono gli ambiti più idonei a questo processo di vita e di lavoro possibile per i disabili.

La vita dei disabili più gravi potrebbe avere nelle fattorie sociali uno spazio molto bello di integrazione invece che nelle RSA.

La Bazzica, in tutto questo lavoro che faremo di integrazione nelle scuole, a partire da Velletri, dove c’è Agrario ed Alberghiero insieme, può essere una struttura, un incubatore sociale di esperienze concrete per tutti i Castelli Romani.

Ciò che i disabili offrono di valore con la loro presenza nelle scuole va portato avanti nella società, nel territorio, in tante strutture di vita e di lavoro, perché il sogno di una società più conviviale, aperta anche sino in fondo all’integrazione degli immigrati, che non vanno solo accolti, ma integrati quale risorsa, è un sogno che deve appartenere a tutti per non precipitare nella barbarie.

Come ha detto il Papa ad un milione di giovani riuniti a Cracovia, le cose possono cambiare con il loro protagonismo. Dobbiamo puntare su loro, in un grande processo educativo, e siamo noi adulti che dobbiamo assolutamente cambiare nella nostra mentalità, uscendo dalla micidiale indifferenza, dandoci da fare perché questi sogni si realizzino in tante strutture sul territorio.

Sarà duro farcela, ma proviamoci insieme. Chi vuol darci una mano si faccia avanti. Noi cominciamo dalle scuole, proponendo tale ideale. La Bazzica deve servire a ciò, e vi faremo sapere come procedere insieme''.

Don Franco Monterubbianesi

 

Apnea refereundum per un Pd in cerca di nuove strade

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FRASCATI - Il decisivo appuntamento di autunno segnerà il destino di un partito che in questi mesi si è riscoperto fortemente attratto dal civismo altrui

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Non può certo dirsi che il Partito democratico attraversi un momento felice. Le batoste amministrative di giugno, l'ascesa del Movimento 5 stelle, la perdita di avamposti strategici importanti non solo nella Capitale ma anche in periferia, rendono l'immediato futuro una fucina di preoccupazioni.

E, diciamolo francamente, sul locale non è che il partito in questi ultimi anni abbia brillato tra spaccature, accordi primari rinnegati, antagonismi velenosi spacca famiglie e divisioni verticali ed orizzontali.

Le ultime prove le abbiamo avute, ad esempio, ad Ariccia dove il lunghissimo regno di Emilio Cianfanelli è finito in malo modo con la forte spinta di chi dal partito si è dissociato di recente (diciamo Emilio Tomasi, diciamo Luisa Sallustio). Non meglio è andata di recente a Castelgandolfo dove l'ex sindaco Colacchi ed il fido Moianetti l'anno scorso hanno rotto - dopo un braccio di ferro snervante - col sindaco Monachesi e col Pd locale restando fuori dal congresso.

Non se l'è passata bene (e gli effetti sono arrivati a freddo, nello scorso giugno) il Pd di Genzano che dopo le brucianti spaccature del 2011 quando a vincere fu l'antagonista interno dell'uscente Enzo Ercolani, Flavio Gabbarini, pur avendo tutto sommato ricucito bene riuscendo a rientrare in maggioranza è stato comunque bocciato dai cittadini.

Di esempi ne possiamo portare mille, quasi uno in ogni Comune. Che dire di Frascati, dove l'Amministrazione è caduta sì per la forte responsabilità di un sindaco Spalletta non più presentabile che però proprio il Pd aveva presentato e supportato? Senza dimenticare la spaccatura post primarie 2014. E che dire di Grottaferrata, dove il Pd viaggia in punta di piedi ed passo di lumaca (tanto da insospettire) quando è ben evidente che un paio di spallate ben messe farebbero saltare in aria una maggioranza sgangherata non più disposta ad assecondare in toto un sindaco padre padrone (... come fu per Gabriele Mori, d'altra parte). A Ciampino il Pd è oggetto di una scalata che ha già fatto saltare teste e posizioni: quasi senza regole.

Il Pd, così, non capace di darsi stabilità al proprio interno ha iniziato a cercarla all'esterno: il modello Città metropolitana lanciato da Zingaretti nelle passate settimane ed approdato al listone "Le città delle metropoli" con un Partito democratico che si è aperto ai civici, ben testimonia il momento di difficoltà e, soprattutto, la necessità di continuare comunque - seppur con meno vigore - a gestire il consolidato potere costruito negli ultimi (e manco pochi) anni.

Non può e non deve quindi stupire quanto sta accadendo, ad esempio, a Rocca di Papa dove le contiguità tra una parte cospicua del Pd sovracomunale (oltre che metà partito roccheggiano) e l'attuale sindaco Crestini sono evidenti. Tanto che appare banale considerare il primo cittadino già sostanzialmente entrato nel partito.

A dominare le frenesie di questi mesi è però il temutissimo referendum costituzionale che al momento vale più di una tornata Politica. Dentro o fuosi: se vince il "sì" Renzi ed il suo Pd ottengono la legittimazione a governare, a livello nazionale e a livello locale. Con una prevedibile tirata di cinghia alle aperture spesso sperticate ai cosiddetti civici. Che civici poi non sono mai perché sono quasi tutti provenienti da esperienze in altri partiti, spesso di segno opposto (se ancora questo ha un senso) e che hanno visto dunque nel sacro fuoco del civismo la via per il recupero della verginità. Il web in questo, vivaddio, aiuta a non dimenticare.

Qualsiasi accordo si stia facendo in queste settimane, anche e soprattutto sul locale dove comunque i civici con maggiori ambizioni hanno bisogno del cappello di un partito (possibilmente importante) per provare a proporsi poi a livelli superiori, tra un mese potrebbe non avere più senso.

Perché tutto dipende dal referendum. Se il Pd (pardon, il sì) vince sarà un Pd (renziano) più forte e pronto all'ennesima resa dei conti. Se il Pd perde (pardon, se vince il no), allora sarà una Caporetto per tutti. Ed in quello scenario, con un partito destinato probabilmente all'esplosione ed alla frammentazione, ogni accordo stretto in questi mesi sarà carta straccia. Pura carta straccia.

A cena ai Castelli si mette alla guida ubriaco e provoca due incidenti

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ALBANO LAZIALE -  Protagonista un 72enne romano già noto alle forze dell'ordine

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Un 72enne completamente ubriaco, ieri sera, ha provocato due incidenti in via della Stazione a Cecchina e in via Nettunense a Pavona. Nel primo sinistro l'uomo ha danneggiato una macchina in sosta e poi a Pavona, all'incrocio delle 4 strade ha tamponato e ferito due donne a bordo di una Smart intorno alla mezzanotte.

L'uomo è stato fermato alla fine dalla polizia stradale di Albano Laziale intervenuta sul posto: gli agenti dopo averlo trovato in stato di ebbrezza, hanno notificato il fermo della sua macchina, una Yaris Toyota, tolto la patente e denunciato per guida in stato di ebbrezza. Il protagonista è un romano di 72 anni con numerosi precedenti penali, che era venuto a passare la serata ai Castelli romani insieme ad alcuni amici.

 

Frascati: a Villa Sciarra le telecamere sono già in funzione

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FRASCATI - In pochi giorni il commissario Strati ha disposto il posizionamento e la messa in funzione dell'impianto di videosorveglianza

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Detto fatto. E' bastata meno di una settimana al commissario prefettizio Bruno Strati per installare e mettere in funzione 5 telecamere presso il plesso scolastico di Villa Sciarra dove, come noto, si trovano la scuola comunale e il liceo Classico "Cicerone".

Dopo i fatti dello scorso fine settimana quando ignoti danneggiarono un cancello e furono scritti i muri esterni della Materna (LEGGI l'articolo) il delegato prefettizio in pochissimi giorni ha dato una risposta concreta. Una risposta che per anni le Amministrazioni comunali che si erano succedute a Palazzo Marconi non sono state in grado di dare.

Le telecamere posizionate sono già funzionanti e collegate col comando della polizia locale di Frascati che dunque può seguire da remoto ed in diretta quanto accade nel cortile di Villa Sciarra e presso i plessi scolastici. Ovviamente le immagini riprese vengono registrate e sono a disposizione dell'autorità giudiziaria in caso di necessità.

Telecamere che da mesi vengono richieste presso il palazzetto dello Sport di via Einaudi, a Vermicino, oggetto l'anno scorso di un continuato assalto che nel giro di pochi mesi provocò la completa rimozione da parte dei ladri del rame costituente grondaie e discendenti e la gabbia di Faraday per la protezione elettrostaica dell'edificio. Telecamere che, ovviamente, sarebbero anche a servizio dell'asilo comunale che si trova nel medisimo complesso.

 

Rocca di Papa: torna la Sagra delle Castagne. Organizza la "bocciana", "deludente" Pro Loco. E il rinnovamento?

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ROCCA DI PAPA - Appuntamento dal 14 al 16 ottobre: nonostante le pesanti critiche rivolte all'associazione dagli attuali amministratori, l'organizzazione non cambia

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Torna il più atteso degli appuntamenti di Rocca di Papa, la Sagra delle Castagne. La 37^ edizione, come da programma, si svolgerà dal 14 al 16 ottobre e sarà la consueta tre giorni di lavoro e di invasione di visitatori.

Ad annunciare l'evento è un post apparso poco fa sulla pagina Facebook del Comune di Rocca di Papa e sul sito istituzionale.

"L'appuntamento annuale della Sagra delle Castagne di Rocca di Papa giunge alla sua 37a edizione.

La festa si svolgerà nel centro storico del paese nei giorni di venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 ottobre.

L'evento è organizzato dalla Pro Loco Città di Rocca di Papa in collaborazione con il Comune di Rocca di Papa, l'Associazione Commercianti e altre associazioni locali.

Saranno presenti numerosi stand gastronomici presso i quali sarà possibile gustare prodotti a base di castagne, e molte altre specialità del territorio. Inoltre, ci sarà anche un mercatino dedicato all'artigianato. Diversi gruppi musicali allieteranno l'evento durante tutte le serate della festa.

La Sagra delle Castagne sarà l'occasione per tutti per conoscere Rocca di Papa, il suo centro storico e le sue eccellenze. A breve sarà pubblicato il programma dettagliato delle tre giornate".

Non può non balzare all'occhio una considerazione, già espressa pochi giorni fa (LEGGI l'articolo): come mai l'Amministrazione comunale ha voluto affidare ancora una volta l'evento alla Pro Loco, che lo gestisce - secondo l'incarico ricevuto con delibera di Consiglio comunale nel 2011 - ormai da anni?

Non sono stati proprio alcuni tra i maggiori esponenti dell'attuale Amministrazione comunale, segnatamente il sindaco Emanuele Crestini (LEGGI l'articolo del 19 ottobre 2015) e la vicesindaca Veronica Giannone (vedi il post qui a fianco), a criticare sempre - ed in particolare in questi ultimi mesi elettorali - la gestione dell'evento da parte di una Pro Loco definita senza mezzi termini "bocciana" per una manifestazione considerata di "graduale insuccesso".

L'auspicio è che le tante belle idee proposte dalla Giannone nei mesi scorsi (dai "boscoletti" in poi) possano comunque trovare attuazione nonostante l'organizzazione curata dalla "solita" Pro Loco. Il che, però, lascerebbe intendere una certa influenza dell'attuale Amministrazione sulla Pro Loco: e se invece la si voleva negli anni scorsi associazione libera da pressioni e con piena facoltà di scelta?

Per quanto, dunque, l'Amministrazione avesse mezzi (revoca della delibera del 2011) e tempo per procedere in maniera alternativa, ha dunque scelto di affidare l'organizzazione della Sagra a quel medesimo "puzzolente" (perché bocciano e dunque stantio di vecchio potere, ci venga passato il termine) soggetto che ha organizzato l'evento con risultati, a detta degli attuali amministratori, così deludenti, ovvero la Pro Loco. E' questo il segno del rinnovamento tanto decantato?

Grottaferrata, il Pd risponde a Rubini: "Assessore, sei stato in ferie finora?"

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GROTTAFERRATA - Con una sarcastica nota il segretario cittadino del partito replica alle parole del delegato ai Lavori pubblici

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Dal segretario del Pd di Grottaferrata Marcello Moretti riceviamo e pubblichiamo.

"Il PD si compiace molto che l’Assessore ai Lavori Pubblici Paolo Rubini abbia finalmente risposto, su ilmamilio.it, ai quesiti posti sul manifesto (LEGGI l'articolo)! Forse quando questi stessi identici quesiti sono stati pubblicati il 18 agosto su ilmamilio.it, già oggetto di numerose interrogazioni del PD, l’assessore era in ferie? Più che legittimo. Oppure viene da pensare che ci abbia messo più di un mese  a:

 l) capire finalmente le linee programmatiche del Sindaco

2) leggere i quesiti e, infine,

3) elargire a noi tutti ed alla cittadinanza dall’alto della sua vigile, benchè silente presenza, le risposte….

Assessore Rubini, parliamo dell’attuale e non dei viaggi nel tempo di Austin Powers fantademenziali: non sei stato tirato in ballo direttamente su un manifesto PD di 20 giorni fa, ma che ci dici (possibilmente in tempo congruo e non a scoppio ritardato…) sul bando per ottenere Euro 350.000 per lavori pubblici perso da Grottaferrata perché, con sciatteria, la domanda è stata mandata in ritardo? Vedi magari pure l’interrogazione PD del 22.8.16 ad oggi senza risposta nonché l’articolo del Mamilio del 15 settembre (LEGGI l'articolo). Eri in ferie? O anche questa non è competenza dei Lavori Pubblici, come dici del Traiano? Non ci riferiamo all’imperatore delle imprese daciche… Che ci dite, tu e il Sindaco, sul “collettore fognario consortile, i danni ambientali e l’attuazione della delibera 41”? Guarda l’interpellanza PD del 20.7.16. Ancora non rispondete, dopo 2 mesi, perché non sapete che dire o dovete ancora leggerla? Che ci dici del Personale della SIS e del bando sui parcheggi? Andate avanti con le proroghe o, già che i tempi sono maturi e a giorni molti lavoratori rischiano di diventare disoccupati, magari vi decidete a fare il bando?

Chiediamo al “collega” e a tutti i cittadini chi stia in veramente in  letargo o, forse, in ferie tutto l’anno…".

Sisma, un mese dopo. I timori e le speranze di una comunità

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Il Vescovo Pompili: ''Ricostruzione senza lasciarsi deviare da altri interessi''
 
Un mese, un lungo mese è passato per i terremotati del Centro Italia da quel drammatico 24 agosto, quando la terra ha respirato così violentemente da violentare un intero territorio, disseminando morte ed evidenziando la precarietà di un'edilizia incapace di sostenere il peso di un sisma che gli esperti giudicano di media intensità. 
 
Un mese, scandito da ore lunghe e riflessive per i tanti che sono rimasti. Impossibile, per chi è distante da quei luoghi, immaginare lo stato d'animo dei residenti di Amatrice, delle frazioni colpite, di Accumoli, di Arquata del Tronto, delle tante realtà piccole e piccolissime che sono state rase al suolo. Il tempo, in questi casi, ha davvero due dimensioni. Quello di chi continua a fare la sua vita normale e si aggiorna dalla Tv o dai giornali su cosa accade e chi invece la storia la vive da dentro, guardando a distanza le macerie del proprio recentissimo passato da dentro una tenda, domani da un albergo, una seconda casa, l'abitazione di un parente.
 
Alle ore 3:36 del 24 agosto 2016 una parte d'Italia è cambiata irrimediabilmente. Ben 297 persone, tra residenti di Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto ed Arquata e tanti turisti, non sono più tra noi, strappate all'affetto delle loro famiglie.  A tutti loro il pensiero di questa ricorrenza di passaggio, una delle tante che saranno parte dell'attesa di tornare come prima. 
 
Ci vorranno anni, speriamo il meno possibile. Tra speranze e timori. La terra, da quel giorno, non ha più tremato così forte, ma non ha mai smesso di farsi sentire: 11.500 repliche in un’area che si estende per circa 40 chilometri. 
 
Oggi il Vescovo di Rieti, Domenico Pompili, in occasione della Messa per il trigesimo delle vittime, ha detto parole importanti. ''Qualcosa è cambiato e definitivamente – ha affermato - ma non è l’ultima parola. “Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio”, ci ha fatto pregare il salmo 90''. Il cuore di cui ha parlato il Vescovo è quello che sa ascoltare il dolore che permane e logora, introducendo stanchezza e rabbia. ''La saggezza ci fa lucidi -  ha detto - vigilanti, sobri. E ci invita a camminare rasoterra senza smettere di guardare in alto. Dobbiamo riprendere a camminare così. Lo dobbiamo, anzitutto, a questi luoghi che già hanno conosciuto l’abbandono e non meritano il deserto''.
 
“Ce la faremo?”, si è domandato ancora il religioso. ''Noi stiamo per essere consegnati nelle mani degli uomini – ha detto - più concretamente, nelle mani delle istituzioni che ci hanno assicurato che questi luoghi torneranno a vivere come e meglio di prima. Ma anche nelle mani di chi dovrà tradurre questo impegno senza lasciarsi fuorviare da altri interessi. E soprattutto nelle nostre mani che non possono restare inerti o nostalgiche, ma debbono ritrovare l’energia e la voglia di ricostruire insieme''.
 
L'augurio, concludendo proprio con le ferme e tenere parole di Pompili, è che ''il soffio vitale'' che c’è in ognuna delle persone colpite da questa sofferenza torni a far risplendere il sole sulle terre disastrate. Il sorriso, ha ricordato ancora il Vescovo nella Messa, può tornare affidandosi ai più piccoli. Così come scrisse Gianni Rodari: “Tra le tende dopo il terremoto i bambini giocano a palla avvelenata, al mondo, ai quattro cantoni, a guardie e ladri, la vita rimbalza elastica, non vuole altro che vivere”.
 
Tornare alla vita dove prima la vita pulsava e si rincorreva nelle sue scadenze quotidiane. Questa è la grande missione, da compiere attraverso uno sforzo che si può tramutare in una grande stagione di rilancio umano, spirituale, culturale e sociale.
 

L'amatriciana di cuore alla frascatana non tradisce - FOTO

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FRASCATI - Quasi di 1500 euro raccolti e devoluti alle popolazioni terremotate: più di 150 i partecipanti alla serata solidale

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Più di 150 partecipanti per 25 chili di mezze maniche alla amatriciana: un ricavato che ha sfiorato i 1500 euro da destinare alle popolazioni colpite dal sisma.

VEDI LE FOTO

"Una amatriciana di cuore", evento a fine benefico organizzato dal gruppo Facebook "Sei di Frascati se...", dall'associazione "Eventi tuscolani" (due colonne dell'attivismo frascatano), col patrocinio del Comune e la collaborazione del centro anziani che ha ospitato le tavolate, è stato un buon successo di partecipazione e solidarietà.

 

Rocca di Papa baricentro Città metropolitana: il grande piano Pd-Crestini e il congresso che sarà

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ROCCA DI PAPA - Possibile lo scambio di preferenze sull'asse Rocca-Albano Laziale: l'obiettivo finale, referendum permettendo, è conquistare il partito locale e sugellare l'ingresso della squadra del sindaco tra i nuovi dem

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Quanto conta un posto nel prossimo Consiglio della Città metropolitana? Quanto conta un posto in un'Assise che - a meno di sorprese - può rendere consiglieri destinati teoricamente all'opposizione aghi della bilancia di un'istituzione che seppur di secondo livello ha ancora competenze decisamente importanti?

Ci sarebbe un grande disegno targato Pd che passa per Rocca di Papa, plana bassissimo sul sindaco Emanuele Crestini e la sua ala di fuoriusciti dal Partito democratico, arriva in Città metropolitana e, come completamento del disegno, arriva dritto dritto al prossimo congresso cittadino.

In mezzo a tutto questo c'è un referendum dal quale dipende, come espresso ieri, il futuro stesso del partito (LEGGI l'articolo).

Facciamo conto che sia tutta un'ipotesi ma estremamente plausibile. L'obiettivo finale sarebbe quello di sancire l'ingresso del sindaco e di parte della sua squadra (e cosa diranno gli altri?) all'interno del Partito democratico, cappello oggettivamente prezioso (referendum permettendo), per tramite di accordi politici (legittimissimi) per la gestione dei voti in funzione Città metropolitana.

Tra gli strateghi politici dell'operazione, tesa da una parte a non far sfigurare l'ex sindaco e consigliere metropolitano uscente Pasquale Boccia e dall'altra a rafforzare la propria posizione di maggiorente permanente d'area, ci sarebbe ovviamente Carlo Ponzo. L'ex sindaco ha sempre il suo peso nella città delle castagne e dunque è inevitabile che anche l'attuale maggioranza - sulla carta (quella da pizza) lontana anni luce dal Pd - sappia come gira il mondo sotto Monte Cavo. L'accordo stipulato in questi giorni porterebbe voti metropolitani a Massimiliano Borelli (consigliere comunale ad Albano Laziale e consigliere metropolitano uscente) da Rocca di Papa e, come parziale contropartita, qualche voterello da Albano per Pasquale Boccia. Intendiamoci: le possibilità che Boccia ce la faccia stavolta sembrano poche, ma il 9 ottobre è ancora lontano. L'ex sindaco non figura oggi nel lotto papabile degli 8 (al massimo) consiglieri metropolitani eletti nel listone "Le città delle metropoli".

Fondamentale in questo apparirebbe dunque il sostegno del sindaco Crestini e di almeno una parte dei suoi consiglieri comunali: altrimenti i voti non ci sarebbero anche perché appare ovvio che in tutto questo giro quelli del Pd consiliare (Boccia a parte), ovvero Marika Sciamplicotti ed Elisa Pucci, difficilmente possano entrare. Ipotesi sospesa per Ottavio Atripaldi, consigliere entrato in Consiglio comunale con la Sciamplicotti (lista Laboratorio) ma al momento decisamente in penombra.

L'accordo più ampio però, almeno sul locale si diceva, passa per il congresso che - referendum permettendo - dovrebbe celebrarsi in gennaio. L'intenzione dichiarata, sin da oggi nel mini direttorio pro referendum (LEGGI l'articolo), è quella di far tornare in sella chi in inverno dal direttivo Pd è uscito con la coda tra le gambe, suggellando peraltro l'accordo stipulato con lo stesso Crestini in tempi apparentemente non sospetti (LEGGI l'articolo). Chi come segretario e quante liste? Il disegno sarebbe quello della lista unica con papabile candidato unico l'ex vice sindaco Maurizio Querini o, in alternativa, quel Lorenzo Romei (oggi consigliere comunale di maggioranza e giovane di punta della coalizione di Crestini) che un anno fa - da segretario dei Giovani democratici dimissionario - uscì sbattendo la porta dopo essersi sputato fango con Mauro Fei dichiarando testualmente che "tutto nel Pd era compromesso" (LEGGI l'articolo).

Il tutto, ovviamente legittimo sul piano politico, rientra comunque anche nel disegno che il Pd ha pennellato proprio in ottica Città metropolitana su input di Zingaretti lanciando il listone unico Pd+civici (LEGGI l'articolo). E l'intuizione non è neanche banale dal momento che il Movimento 5 stelle (che a Rocca di Papa deve ancora dimostrare la sua autonomia dal sindaco) nel Consiglio metropolitano avrà la presidenza del sindaco capitolino Virginia Raggi ma non avrà la maggioranza assoluta dei seggi (LEGGI l'articolo). Insomma si torna all'assunto di partenza: oggi un posto in Città metropolitana è posto pesante.

Un piano ampio che appare più che plausibile e che ha però tra i vari talloni d'Achille il convincimento alla linea Crestini (che comunque, forte di un consenso trasversale non cessa di strizzare l'occhio anche ai suoi ex sodali di centrodestra) di tutti quelli che continuano a vedere il sindaco come espressione di rinnovamento e cambiamento. D'altra parte, quando nell'autunno dello scorso anno la nostra testata ilmamilio.it lanciò il sondaggio su quale sarebbe stato il candidato alle Primarie Pd più gradito, il nome di Emanuele Crestini venne inserito tra i papabili senza che nessuno si scandalizzasse (LEGGI l'articolo).

E' però anche dimostrato che non tutti i civici sul locale abbiano accolto l'invito del Pd regionale al listone unico e dunque all'accordo col Pd: basta in questo leggere il Di Felice-pensiero proveniente da Ariccia. Il sindaco della Città del Ponte, in questo, la pensa in maniera decisamente diversa (LEGGI l'articolo). Ma probabilmente non punta alla conquista del Pd locale e non ha ambizioni, al momento, sovracomunali.

Stabilità degli edifici, nulla di fatto in un mare di parole

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CASTELLI ROMANI Il caso del solaio crollato a Frascati ci mette davanti a un tema da governare subito

A Via Giolitti, in quel di Frascati, pochi giorni fa, è crollato un solaio. Poche ore prima e poteva essere una tragedia di serie proporzioni. Immediatamente, tra i più attenti, è riemerso con tutta la sua drammatica attualità il dibattito sulla stabilità degli edifici pubblici e privati che ha coinvolto genitori e movimenti politici all'indomani del terremoto del Centro Italia, ove scuole, caserme, comuni e abitazioni private  sono venute giù in trenta secondi. Una discussione da subito viva, profonda, bisognosa di chiarimenti. Una discussione però che ha coinvolto poco gli attori principali, ovvero i comuni, i quali si sono limitati ad effettuare sopralluoghi per l'agibilità dei plessi scolastici o approvare delibere con tempi di realizzazione imprevedibili.

I Castelli romani sono un territorio in cui la questione della sicurezza degli immobili non ha mai affascinato troppo. Si è pensato più a costruire, ovunque fosse possibile, su terreni poco consoni alla solidità delle fondamenta, oppure consentendo un abusivismo fatto di case, verande, nuove stanze, terrazzini, finestre e ampliamenti che ancora oggi appaiono come una minaccia costante per il futuro degli immobili. Perché i lavori possono essere fatti bene o male. E nella seconda ipotesi, nessuno può sapere se, come e quando il disastro, anche senza un terremoto, avverrà. Manca nella sostanza un grande piano di monitoraggio che diventerà possibile solo quando il comprensorio castellano saprà darsi un coordinamento reale e non fittizio come in questi anni. Non ricordiamo infatti un tavolo intercomunale su troppe vicende che andrebbero sviluppate con tecnica collegiale e non ''insulare''. Il tema della sicurezza del patrimonio immobiliare dovrebbe essere di primo piano. Invece non lo è. D'altronde questo è un territorio in cui mancano all'appello persino i piani per la Protezione Civile in caso di emergenza, figuriamoci chiedere la prevenzione. Si discute tanto del cosiddetto ''Fascicolo di fabbricato''. Può essere una soluzione, ma non la panacea, il rimedio universale di tutti i mali.

Il futuro garantito può emergere solo attraverso la politica e l'impegno istituzionale. Domani potrebbe essere troppo tardi. Abbiamo capito nel frattempo che le rassicurazioni di facciata servono a poco. Rincorrere le emergenze è solo l'esempio lampante di una classe dirigente che ha perso le idee e non è capace di mettere in piedi una piattaforma strategica di opere e di interventi tali da risolvere un questione annosa e angosciante. Incrociare le dita non basta più. Ci vogliono i fatti.  

Genzano, una Festa del pane affollata ed una bruschettata da record

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GENZANO - Ieri pomeriggio la 28^ edizione della famosa manifestazione dedicata alla specialità cittadina

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Sono stati migliaia i visitatori che domenica hanno colorato la Festa del Pane di Genzano e che hanno voluto degustare un pezzo della bruschettata più lunga del mondo, oltre che ad osservare la bellissima infiorata di pane su via Bruno Buozzi. Il sindaco Daniele Lorenzon alle 17.30 in punto ha tagliato i filoni casarecci e servito la bruschetta ai visitatori insieme ai fornai del posto ed al Gruppo Folkloristico "Folklandia".

Presente insieme al suo conduttore anche l'asinello Zoe, il portafortuna della sagra, che di fette di bruschetta genzanese ne ha divorate una decina.

Frascati già con la testa alle Amministrative. Ma per ora è uno zibaldone di progetti più o meno civici

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FRASCATI - Da destra a sinistra è un fiorire di iniziative senza simboli: gli unici ad avere già charito le proprie intenzioni (finora) sono i 5 stelle

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Frascati il salotto buono dei Castelli romani (recita il vecchio adagio) punta ancora una volta a confermarsi come laboratorio politico. Intendiamoci: non che il gioco le sia sempre riuscito (vedi ad esempio l'ultima occasione, quella del 2014) e non è detto che, con i chiari di luna di questi mesi a livello nazionale, il gioco possa riuscire ancora.

Tanto più che oggi il peso politico e rappresentativo della città tuscolana è decisamente inferiore al passato. Nessun rappresentante istituzionale sovracomunale viene da Frascati: nessun consigliere regionale, nessun parlamentare, nessun eurodeputato. E questo conta.

Nella primavera del 2017, tra 9 mesi, Frascati sarà nuovamente chiamatra alle urne dopo l'insensata caduta dell'Amministrazione Spalletta. Ad oggi la campagna elettorale è già formalmente iniziata anche se quello che è oggi la politica cittadina assomiglia più ad uno zibaldone di progetti più o meno civici che altro.

MALEDETTO REFERENDUM - Oggi dovrebbe essere finalmente fissata la data del referendum costituzionale che metterà un punto fermo nella politica nazionale e detterà necessariamente temi, toni e tempi dell'agenda dei prossimi mesi, anche sul locale. Dall'esito della consultazione popolare (che è bene ricordare non prevede un quorum) dipende non tanto la sparizione o meno del Senato per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi quasi 70 anni quando il futuro del Partito democratico e, necessariamente, del governo e di Matteo Renzi. La posta in palio è altissima, da dentro o fuori.

CIVISMO MIO CIVISMO - Con l'aria che tira meglio per tutti (fatta eccezione per il Movimento 5 stelle e per il Pd, almeno per ora e comunque non in Città metropolitana) riconvertirsi al civismo e a progetti dai nomi più o meno esotivi ed avanguardisti. Meglio mettere le bandiere e i simboli di partito nel cassetto in attesa di tempi (forse) migliori. Inevitabile che a questo punto la discriminante sia solo la qualità del candidato sindaco e dei candidati consiglieri e, soprattutto, la vastità e la presa delle singole coalizioni.

5 STELLE CON LUCIA SANTORO - Gli unici ad aver già sciolto ogni riserva sono quelli del Movimento 5 stelle che sono pronti a presentare la propria Giunta dopo il primo turno (ma mancano comunque 9 mesi) e dunque in caso di ballottaggio e che hanno giurato e confermato che la candidata sindaco di Frascati sarà Lucia Santoro, attivista pentastellata da anni attiva in città. D'altra parte il Movimento nella città del vino è ben strutturato da anni e da qui viene uno dei maggiori esponenti dell'hinterland, quell'Emanuele Dessì che pur con soli due anni di consiliatura ha trovato modo di farsi notare.

COALIZONI - Veniamo al resto. Il centrosinistra parte ed arriverà spaccato. Uno dei temi dominanti è il posizionamento di Franco Posa, dato da tutti sulla via del ritorno attivo nella scena. Se, come anche i diretti interessati (oggi) sono pronti a giurare, Roberto Mastrosanti andrà per conto proprio o quasi (ad esempio "Frascati in Comune" è considerata già in appoggio) e se gli stessi di Mastrosanti non esitano a dichiarare che in caso di un ballottaggio tra 5 stelle e Pd sono prontissimi a sostenere il Movimento, è anche risaputo che tra Posa e l'ex candidato sindaco non c'è margine di recupero. Almeno oggi.

L'interlocutore principale per un Franco Posa che qualcuno rimpiange (e visti i successori non è difficile crederlo) resta dunque il Pd e quella coalizione che ne potrebbe venire. Anche qui però il dialogo è tutt'altro che banale e lo scoglio "candidato sindaco" non è da poco. Se ne parla, se ne parlerà ma l'esito non è scontato.

Chi sta cercando di allargare i propri orizzonti è Alessandro Adotti ed il suo "Progetto Frascati". Lo spazio di manovra verso aree "vergini" sostanzialmente non c'è e dunque la tentazione sembra quella di tentare aggregazioni a bersaglio magari bussando proprio dalle parti di Mastrosanti. Se ne può senz'altro parlare purché ognuno riesca a mantenere la propria identità (ma Adotti porta con sé anche la bandiera di Fratelli d'Italia, difficile al momento da posizionare in un contesto di centrosinistra, anche se tutto può cambiare da un momento all'altro e soprattutto dopo il referendum) e purché lo scopo di mandato non sia solo la sconfitta del Pd. Ovvero?

Su questo fronte ogni possibile dialogo con Mirko Fiasco (Frascati futura), mossosi per primo e con un tentativo di rinnovamento della propria squadra, appare insostenibile ma anche qui la scena può cambiare.

QUANTI CANDIDATI? - Oggi ne possiamo tranquillamente contare almeno 4-5 ed è difficile che si superi il numero di 8 visto nel 2014 quando ad aspirare alla poltrona più importante di palazzo Marconi c'erano stati Spalletta, Mastrosanti, Dessì, Fiasco, Adotti, Rossetti, Baccani e Polli. Decisamente troppo per una città di 22mila anime.

 

Frascati, per il campo 8 settembre in attesa dei lavori c'è la deroga fino a fine 2016

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FRASCATI - La Lega nazionale dilettanti concede di giocare fino al 31 dicembre ma è solo una soluzione tampone. Serve un nuovo manto in sintetico

ilmamilio.it - comunicato stampa

Il Campo sportivo "VIII Settembre" fino al 31 dicembre 2016 potrà essere utilizzato per le gare ufficiali dei campionati nazionali e del settore giovanile scolastico. Ad attestarlo è la nota pervenuta lo scorso 22 settembre dagli Uffici della Lega Nazionale Dilettanti che consentono le attività agonistiche in deroga fino alla fine dell’anno.

La conferma arriva a seguito del sopralluogo che i tecnici di Lega e quelli comunali avevano effettuato lo scorso 12 settembre, per verificare le modalità e i tempi per la redazione del progetto di rifacimento del manto in erba sintetica e la successiva nuova omologazione. A partire dal 1 ottobre 2016 le Società Sportive potranno utilizzare la struttura, evitando le trasferte in altri campi.

Nota della redazione: la notizia della deroga fa senz'altro piacere ma è evidente che rappesenta una "pezza" ad una situazione che è stata trascinata per mesi senza che nessuno riuscisse a prenderla in pugno. L'auspicio è che dunque questa deroga, che diffilmente potrà essere riderogata fino a fine stagione sportiva (maggio 2017) serva a fare in modo che durante la pausa natalizia possano essere sviolti i lavori di rifacimento del manto in sintetico, o quantomeno avviati.

D'altra parte, questo intervento era stato inserito nel Piano triennale delle opere dall'Amministrazione Spalletta e dunque dovrebbe essere coperto da finanziamento. O no?

Frascati in tv con 'A Nicchia: è lui il "maratoneta speciale" di "Tutta salute"

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FRASCATI - Sergio Molinari ospite di Rai Tre come esempio di longevità sportiva e di corretti stili di vita. E' il campione senza età orgoglio della città

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Bottega chiusa questa mattina a piazza San Pietro. Sergio Molinari, in arte e in strada "'A Nicchia" è sbarcato poco fa sugli schermi di Rai Tre, all'interno del seguito contenitore mattutino "Tutta salute", programma condotto da Pier Luigi Spada e Debora Rasio.

Il noto cittadino di Frascati è stato introdotto e presentato come "maratoneta speciale" e, d'altra parte, è difficile presentare diversamente un vero e proprio campione dello sport, un campione senza età che da anni tiene in alto il nome della città tuscolana (LEGGI l'articolo).

Molinari è entrato in studio correndo, come nel suo stile al termine di un breve filmato nel quale si vede l'80enne maratoneta tuscolano chiudere il negozio di barbiere di piazza San Pietro, in pantaloncini, e mettersi a correre per un allenamento.

Un vulcano, effervescente e vitale, con sempre Frascati in bocca. "Quando corsi la prima maratona di Roma nel 2008 mi fermai per allentarmi le scarpe e bagnarmi i piedi: qualcuno mi gridò "'A Nicchia... a frascata' sui piedi mettice er vino".

Un personaggio vergo. Ma perché, gli chiedono i conduttori, questo soprannome? "Per un ricordo bello e brutto insieme: era l'8 settembre '43, Frascati era sotto le bombe. E nei ricoveri dove eravamo sfollati ero solito rannicchiarmi e nascondermi in una piccola nicchia dove si teneva la "romanella". E così questo nome mi è rimasto addosso e l'ho scritto anche sulla mia bottega".

Esempio di stile e longevità sportiva. "Il mio nemico è sordo, muto e cieco e sono i chilometri. Ho iniziato a correre perché a Frascati c'è una bella cultura di podismo e così mi hanno convinto alcuni amici dell'Atletica Tusculum, società della quale sono presidente onorario".

Sergio Molinari saluta e se ne va. "La seguiremo, allora", dice la conduttrice. "Sono a vostra disposizione", risponde. E scappa.

 


La polizia locale di Ciampino su Rai Uno come modello di efficienza

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CIAMPINO - Gli agenti del corpo cittadino diretto da Roberto Antonelli all'interno di un servizio su scatole nere per auto ed assicurazioni nel corso della trasmissione "Tempo e denaro" condotta da Elisa Isoardi

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La polizia locale di Ciampino presa come punto di riferimento e come modello di efficienza. Il corpo ciampinese è stato pochi minuti fa protagonista della trasmissione "Tempo e denaro", in onda su Rai Uno e condotta da Elisa Isoardi, all'interno di un servizio sulle "scatole nere" per auto e sulle assicurazioni.

Proprio il lavoro degli agenti ciampinesi, diretti dal comandante Roberto Antonelli intervistato in servizio insieme all'attivissimo collaboratore Antonio D'Agostino, hanno mostrato il funzionamento del targa system, in dotazione al corpo da qualche anno e con grande utilità.

Il comandante ha illustrato il funzionamento dell'apparato, le sue potenzialità e l'operatività delle pattuglie in fase di controlli. Un riferimento importante all'interno di un servizio tv che, come detto, aveva come tema principale quello delle "scatole nere" per auto e dei vantaggi in termini assicurativi.

 

Appia Bis, finalmente l'inaugurazione

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ALBANO LAZIALE – Presente il presidente della Regione Lazio Zingaretti e altri sindaci del territorio

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Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, insieme ai sindaci di Ciampino, Nemi, Castelgandolfo, Ariccia e di altri comuni dei Castelli Romani, ha inaugurato il tratto della via Appia Bis che va dalla via Appia Nuova all'inizio del paese fino alla zona di via delle Grotte, rotatoria dei Padri Somaschi.

Un chilometro circa di bretella che servirà a snellire il traffico in centro e permetterà di raggiungere la zona bassa di Albano, quella commerciale di Ariccia via Nettunense, via di Vallericcia e Genzano centro.  

Un'opera a lungo attesa, anche troppo. L'investimento per il completamento di questo intervento è stato di 215 milioni di euro. La prima parte di strada (1,6 km) era stata già inaugurata ma non ancora resa disponibile alla viabilità; con la nuova attribuzione di risorse sul bilancio regionale sono ripartiti i lavori che nel frattempo sono stati adeguati per incontrare le richieste dei Comuni interessati. "La tangenziale - ha affermato Nicola Marini, sindaco di Albano Laziale - ci permetterà di vivere meglio la città e aiuterà anche gli altri paesi sull'Appia grazie a un decongestionamento dei corsi delle città".

Per i Castelli romani, un'alternativa in più per la viabilità sempre più complessa del territorio. 

"Questa mattina - dice poi il senatore Bruno Astorre - ho partecipato all’inaugurazione del nuovo tratto della Tangenziale dei Castelli, un'opera alla quale, insieme alla Tangenziale di Frascati e al nodo di Squarciarelli, ho fortemente lavorato da Assessore ai Lavori pubblici della Giunta Marrazzo, perché consapevole della sua importanza strategica. Ora, infatti, sarà possibile percorrere l'Appia senza dover passare per il centro di Albano, riducendo traffico e tempi di percorrenza e migliorando così la qualità della vita dei cittadini. C’è voluto qualche anno, anche troppi, ma anche quella promessa ora finalmente è realtà!”

Rocca di Papa: caos esenzione mense scolastiche, mamme (e Pd) sul piede di guerra

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ROCCA DI PAPA - Protestano i genitori: "Che possiamo fare? Ci dicono che l'Amministrazione non ha ancora dato indicazioni in merito"

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Parte da oggi il servizio della mensa scolastica presso gli istituti comunali di Rocca di Papa e l'avvio coincide con una nuova polemica.

"Ad oggi - dice una mamma, furiosa - non sappiamo ancora se sarà possibile accedere all'esenzione o meno. Non c'è un bando, non ci sono indicazioni: questa mattina insieme ad alcune mamme abbiamo avuto questa brutta sorpresa mentre negli anni scorsi già poche settimane prima dell'attivazione del servizio era possibile richiedere l'esenzione. Ci hanno detto che al momento non si hanno indicazioni dall'Amministrazione e ci piacerebbe capire".

Quale l'alternativa dunque per quelle famiglie che attendono l'esenzione in attesa di potervi - auspicabilmente - accedere? "L'unica alternativa, per chi può, è di prendere i propri figli alle 12,30 e farli rientrare per le 13,30. Chi può permettersi di farlo?", si chiede la mamma.

Attacca il Pd. "Primo giorno di servizio mensa nelle scuole comunali e prime grane. E' vero che, come mi riferiscono alcune mamme, non è ancora possibile accedere alle esenzioni?", scrive la consigliera dem Elisa Pucci. "Il sospetto è che, dopo il caso degli AEC per il quale sono state fornite risposte tutt'altro che convincenti (LEGGI l'articolo), l'Amministrazione Crestini per quadrare il Bilancio abbia operato tagli sul sociale, andando a colpire le fasce più deboli della cittadinanza", aggiunge.

Fortemente polemica anche la capogruppo Marika Sciamplicotti. "In occasione del Consiglio per l'approvazione del Bilancio, a luglio, feci notare chiaramente che questa Amministrazione comunale per far quadrare i conti aveva tagliato 25mila euro dai Servizi sociali. Non si fa economia sulle tasche dei cittadini meno abbienti".

A chi spetta fornire risposte? Al sindaco o al nuovo delegato esterno alla scuola, Enzo Labasi (LEGGI l'articolo)?

 

Monte Compatri, 25enne spacciatore protetto dalla madre

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MONTE COMPATRI - In azione gli agenti della polizia di Frascati

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Gli agenti del Commissariato di polizia di Frascati ieri pomeriggio hanno sequestrato ad un giovane 30 grammi di cocaina, parte della quale già suddivisa in dosi per la successiva vendita. La droga veniva trovata in casa di uno studente incensurato, nel centro storico di Monte Compatri. Il bliz consentiva l’arresto di un giovane 25enne, sconosciuto agli  archivi della polizia. Una persona, quindi, al di sopra di ogni sospetto i poliziotti del Commissariato di Frascati seguendo una pista nell’ambito delle indagini sulla vendita di spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito locale giungevano allo spacciatore,  notato sostare nella piazza centrale di Monte Compatri in attesa dei clienti.

Intorno alle ore 16,30 aveva inizio il servizio di appostamento. Nel corso dell’attività atipica veniva notato il  sospettato, viaggiante con autovettura Polo, “incontrarsi  con una ragazza. Dopo una breve  conversazione la donna consegnava al giovane un “qualcosa”. Il ragazzo si allontanava velocemente con il veicolo. Si decideva di bloccarlo e di procedere al suo controllo. L’attività permetteva di rinvenire, sul sedile anteriore lato passeggero, una banconota di euro 50, che il 25enne aveva ricevuto dalla ragazza. Nei confronti dello stesso veniva eseguita una perquisizione domiciliare.

All’interno della casa era presente anche madre 48enne del ragazzo, la quale, infornata che nei confronti del figlio gli agenti dovevano eseguire una perquisizione domiciliare, fingendo un malore, repentinamente, si portava alla finestra, gettando dalla stessa  un involucro, che nascondeva sotto la camicetta all'interno del reggiseno. Il pacchetto veniva recuperato e nel suo interno si rinvenivano circa 30 grammi di cocaina, parte della quale già divisa in dosi per essere venduta. Il giovane veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nei confronti della madre si procedeva alla denuncia in stato di libertà per il medesimo reato. Durante il processo per direttissima di questa mattina al tribunale di Velletri è stato confermato l'arresto e il giovane posto agli arresti domiciliari.

Referendum costituzionale: si vota il 4 dicembre

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FRASCATI - Una data che sposta in avanti le lancette rispetto alle previsioni. Saranno 50 giorni di durissima campagna elettorale

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Bisognerà attendere fino al 4 dicembre per una campagna elettorale lunga ben 50 giorni per poter mettere un punto fermo al referendum costituzionale col quale gli italiani saranno chiamati ad approvare o meno il testo della Legge costituzionale approvato dal Parlamento e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 88 del 15 aprile 2016.

Una data che, proposta da Renzi ed approvata oggi dal Consiglio dei ministri a Roma, sposta in avanti le lancette di qualche settimana dal momento che in molti erano convinti che la fine di ottobre fosse il momento ideale per andare alle urne.

Un incrocio dal quale dipende non solo il futuro del Senato e del Cnel, due degli oggetti del quesito referendario, ma anche e soprattutto il futuro del Governo nazionale e, indirettamente, dello stesso Partito democratico. Per quanto importante, perché destinato - in caso di vittoria del sì - a superare il bicameralismo perfetto disegnato dai padri costituenti, il referendum si propone come vero e proprio appuntamento politico. Con innegabili riflessi anche sul locale, soprattutto in quei Comuni chiamati al voto nel 2017.

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