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Case dell'acqua: tra inaugurazioni e strutture ''fuori servizio''

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CASTELLI ROMANI – A Castel Gandolfo il 28 luglio l'inaugurazione della nuova macchina erogatrice, a Grottaferrata continua il servizio a singhiozzo

Giovedì 28 luglio, alle ore 11.30, è prevista l'inaugurazione della Casa dell'Acqua Acea in Piazzale Leonardo Da Vinci, a Castel Gandolfo. Saranno presenti per l'occasione il sindaco Milvia Monachesi, l'assessore Alberto De Angelis e delegati dell'Acea. Come da tradizione in queste occasioni, l'evento sarà celebrato con un brindisi con l'acqua frizzante e lancio di palloncini colorati. La speranza è che il servizio vada meglio che a Grottaferrata, dove da qualche tempo a questa parte, la struttura ha iniziato a fare le bizze e, ad oggi, era ancora fuori servizio. Domani chissà.

La sua installazione venne salutata come primo ''macro-obiettivo'' (novembre 2015) del nuovo corso della Giunta Fontana, dopo la crisi dei ''sette consiglieri'' e la formazione di una nuova Giunta dalla quale furono mandati via ben tre assessori senza una spiegazione ufficiale. Anche in quel caso palloncini, brindisi e messaggi di speranza verso la sostenibilità ambientale. La funzionalità quotidiana della casetta, posta a pochi metri dal nuovo mercato coperto e a non troppa distanza dall'Abbazia di San Nilo, un po' come il ''nuovo corso'' dell'amministrazione locale e ai suoi ''55 punti'' (nel frattempo alcuni fautori di quel passaggio, ovvero Tocci, Stirpe e Spalletta, si sono dimessi e sono diventati normali cittadini), ha iniziato però a dare qualche segno di difficoltà da subito. Dopo un periodo di discreta continuità, da qualche giorno a questa parte, affermano ora i cittadini, la macchina erogatrice di acqua liscia e gassata, è spesso guasta e quindi rischia di essere abbandonata perché ritenuta inaffidabile.

La Casa dell'Acqua di Grottaferrata, iniziativa promossa dall’Associazione “Il Faro”, nella sua finalità dovrebbe risparmiare un minimo di 130 euro in un anno a famiglia rispetto all’abitudinario acquisto di acqua minerale. La ''mission'' era quella di ottenere un ulteriore risparmio di circa 1800 tonnellate di bottiglie di plastica, che corrispondono a 5mila tonnellate di CO2 in meno emesse nell’atmosfera. Se questi erano gli obiettivi iniziali di un anno, non è sicuro che a novembre 2016 il bilancio faccia registrare un ''saldo'' positivo. Se continuerà a funzionare a singhiozzo sarà difficile.

Speriamo in una sorta migliore nella vicina Castel Gandolfo.


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