GROTTAFERRATA – L'ipotesi azzeramento di Giunta, mai tramontata, tiene ancora banco. Il più a rischio è Rubini. Forza Italia ha già fatto quadrato sui ''suoi'', ma la contrarietà ad un rimpasto generale sarebbe generale
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Finestre e portoni di Palazzo Consoli continuano a far correre le notizie. Il futuro della Giunta Fontana, secondo i bene informati nell'area del centrodestra di governo, non si è fermato alle dimissioni dei tre consiglieri comunali di maggioranza Tocci, Stirpe e Curcio e alla loro sostituzione con Marconi, Giusto e Petrosino.
Dentro il gruppo di Forza Italia, che già qualche giorno fa (leggi l'articolo) aveva fatto sapere che nessuno dei suoi assessori doveva essere toccato in futuro (De Sanctis e Palozzi), pare ci sia del malumore nei confronti delle future ed ipotetiche intenzioni del sindaco Fontana. O almeno questi sono gli spifferi provenienti dallo stesso ambiente degli azzurri. Qualcuno si sarebbe stufato dell'''inerzia dell'amministrazione'', dimostrata sia dalla prima che nella seconda giunta o delle interrogazioni sulla sicurezza stradale mai realizzate, così come delle continue voci (non giornalistiche) di un rimpasto definito in via privata ''assurdo e che nessuno vuole, da Fratelli d'Italia fino alla lista civica''.
Nella sostanza sarebbero tutti e dieci i consiglieri a difendere i propri assessori di riferimento, anche se uno di loro, Paolo Rubini, sarebbe più a rischio di altri. Sempre secondo voci provenienti dalla maggioranza, l'assessore alle Infrastrutture e alla Manutenzione Urbana sarebbe finito dentro un timer che ne sta scandendo l'uscita, ovvero la fine del mese di Giugno.
Avverrà questa ennesima rinuncia? Il clima di apparente stallo amministrativo che si sta respirando a Grottaferrata è dettato da questi meccanismi? Sarà un'estate di calma in vista di un autunno nuovamente agitato come nel 2015 (rivolta dei sette e defenestrazione di tre assessori)? Basta attendere.