ROCCA DI PAPA - La candidata sindaco del centrosinistra insegue Crestini e tira fuori le unghie: "Ecco chi realmente c'è dietro il mio sfidante"
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Una rincorsa inattesa ed un risultato elettorale fortemente deludente (LEGGI l'articolo). Marika Sciamplicotti non molla ed anzi rilancia.
Reduce da una campagna elettorale nella quale la candidata sindaco non ha mai risposto alle provocazioni delle controparti, adesso qualche sassolino dalle scarpe la Sciamplicotti se lo leva. Inevitabilmente.
"A Rocca di Papa - dice - il Movimento 5 stelle ha scelto di non scendere in campo ed ecco che il voto di protesta, di gran moda di questi tempi così come l'antipolitica, è stato intercettato da candidati per così dire civici. Sarebbe poi interessante comprendere civici di cosa...".
"La partita vera si è giocata ai Campi di Annibale e in alcune sezioni del centro storico: ho saputo di incontri fatti nelle case dei singoli cittadini, negli ultimi giorni, ed è stato chiaro qual è stata la compagine - fortemente trasversale - che ha realmente sostenuto Emanuele Crestini. Altro che chiacchiere: sotto le mentite spoglie di giovani pratici di web, si sono mossi altri poteri ed altri personaggi ben noti a Rocca di Papa e ben lontani dall'immagine "civica" e di rinnovamente che l'apparato della comunicazione di Crestini ha voluto far credere".
"In realtà - prosegue la candidata sindaco di centrosinistra - il lavoro sul territorio è stato compiuto da chi quel territorio lo conosce, lo ha vissuto ed in molti momenti del passato è stato causa delle problematiche che oggi lo affliggono. Ne è stato il protagonista diretto".
La Sciamplicotti, che deve rimontare oltre 500 voti, si spinge anche oltre. "Ho avuto chiaro il sentore, in particolare negli ultimi giorni, che in realtà con questa strategia ben studiata a tavolino e che ha visto come elementi attivi anche alcuni esponenti vicini al centrosinistra, Crestini potesse vincere e la fortuna del mio schieramento è stata proprio quella che ha avuto me come candidato sindaco. Io a marzo avevo vinto già contro l'apparato e questo mi ha consentito in questo primo turno di tenere botta".
Quindi l'accusa diretta: "Il voto della “vecchia politica” per cui ero stata accusata, in realtà si è spostata su Crestini. Con le primarie mi sono preso un Pd che non era pronto a sostenere la novità e la freschezza di aria nuova ed infatti siamo commissariati: a livello superiore ho destabilizzato il partito e questo ha provocato la fuga "in avanti" (direzione Crestini, dunque? ndr) di qualche elemento ben noto e ben individuabile".
E i cambiamenti? "In Consiglio con me sindaco entreranno tantissimi giovani: inoltre va detto e sottolineato che il sindaco uscente, visto da molti come il male assoluto, è uscito dal 5 giugno come il primo degli eletti. Ha davvero governato così male? Posso dire una cosa: nella mia Giunta non ci saranno sorprese né colpi gobbi di certi "poteri". Adesso me la gioco fino in fondo".
"Non ha aggregato intorno a me persone il cui unico denominatore comune è stato il disprezzo verso l'attuale amministrazione, disprezzo che certamente può essere politicamente ed amministrativamente legittimo. Credo che ci voglia ben altro per amministrare un paese. Se parliamo di rinnovamento, poi, mi viene da sorridere pensando alle numerose persone che oggi appoggiano il candidato sindaco Crestini ma che alle spalle hanno una lunga trafila nelle amministrazioni di centrosinistra. Hanno attraversato disinvoltamente 20 anni, quattro mandati, ricoprendo vari ruoli dentro e fuori il comune. Quindi io tutte queste verginelle che lavorano solo per il bene comune, scusami, ma proprio non riesco a vederle".
In conclusione? "La chiusura è semplice: Rocca di Papa si governa in un sol modo, amandola. Non certo con i tradimenti e gli accordicchi di bassa levatura e di facile intuizione cui abbiamo assistito in queste settimane e che rischiano di mettere nelle mani di un candidato sindaco come Crestini una città che su queste premesse sarà impossibile amministrare".