ROCCA PRIORA – Da alcuni giorni un caso alimentava polemiche e supposizioni sui social. Da fonti comunali si accerta una spiegazione burocratica
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L'episodio è nato un paio di settimane fa da una serie di fotografie anonime pubblicate nel Gruppo Facebook ''Cosa c'è che non va'', che si occupa da tempo di segnalazioni sui disagi che affliggono la quotidianità di Rocca Priora e dei Castelli Romani in generale. Gli scatti, effettuati all'interno di un uffcio-magazzino del cimitero di Fontana Chiusa, ritraevano una serie di cassette poste di lato ad un armadietto. Secondo l'autore delle foto le teche conterrebbero ossa umane e la vicenda è stata segnalata anche alle forze dell'ordine la sera stessa della pubblicazione del post.
Da fonti comunali emerge ora una spiegazione di natura burocratica e tecnica alla vicenda. L’esumazione e l’estumulazione sono operazioni cimiteriali che vengono condotte al termine del periodo di assegnazione della sepoltura in terra, ovvero dieci anni. Una volta scaduti i termini, i corpi vengono prelevati e inseriti in dei contenitori, in attesa di essere rivendicati dalle famiglie di appartenenza per l'eventuale traslocazione in un fornetto.
Passati i sei mesi, se nessun parente interviene, i resti vengono quindi depositati nell'ossario del cimitero vecchio. La situazione, secondo l'amministrazione, permane quindi nei termini della legalità, anche se la visione delle cassette ha naturalmente suscitato suggestione ed impressione da parte dei residenti.