GROTTAFERRATA - Un cittadino denuncia con un video cosa gli è accaduto in largo Passamonti e il sindaco promette un intervento. Ma non basta
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Per una volta a Grottaferrata si dovrebbe prendere per esempio quanto fatto a Frascati. Il tema è quello della sosta a pagamento.
Nei giorni scorsi un cittadino, avvelenato, ha postato su Facebook un video quanto gli è accaduto parcheggiando la sua auto in largo Passamonti, nelle immediate vicinanze di via Domenichino. Il cittadino si è girato intorno e a meno di 20 metri ha visto il parcometro di via Domenichino e lì si è recato per pagare il parcheggio e ritirare il relativo ticket. Nel momento di tornare verso la sua auto, però, l'uomo ha scoperto di aver beccato una contravvenzione elevata dagli ausiliari della sosta: il ticket rilasciato dal parcometro di via Domenichino non andava bene per gli stalli di largo Passamonti perché le strade adiacenti al corso hanno una tariffa maggiore. Per fare le cose in regola, come comunque riportato proprio sui totem emettitori, l'uomo avrebbe dovuto utilizzare il parcometro del corso del Popolo. Non sarebbe stato necessario, viene da chiedersi, richiedere un'integrazione?
Alle rimostranze social del cittadino, ha risposto il sindaco di Grottaferrata che ha garantito lo spostamento del totem incriminato (quello di via Domenichino) e l'installazione di un altro parcometro nella zona di via Passamonti.
Non basta, però. Perché a confondere i cittadini e soprattutto i forestieri sono gli stalli stessi che non sono in nulla differenziati tra quelli ad una tariffa e quelli ad un'altra. In questo, si diceva, Grottaferrata dovrebbe prendere esempio da Frascati dove sin dal 2009 i parcheggi a pagamento sono tutti segnati in blu (come nel resto d'Italia) ma riportano anche una linea tratteggiata esterna blu, verde o rosa proprio a seconda della tariffa applicata. Una piccola accortezza che renderebbe tutto molto più trasparente.