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Elezioni Frascati, la stretta finale. Faccia a faccia tra i gruppi Posa e Mastrosanti: Pd in finestra. Con la destra che "spinge"

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FRASCATI (politica) - Summit tra generali per un difficile accordo: troppi falchi però precludono la via. E per il Partito democratico ultimi giorni di attesa

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Dire che il quadro sia confuso è poco. Dire che il tempo è praticamente scaduto è banale. Tra tre mesi si vota, tra due bisogna presentare le liste e nonostante questo per il centrosinistra a quanto pare non è ancora arrivato il momento di chiudere.

POSA & MASTROSANTI - Il gruppo di Franco Posa è diviso, un po' come tutti, in due tronconi: quello dei falchi, che spingono per una candidatura solitaria dell'ex sindaco e comunque mai col Pd, e le colombe, quelli che insomma sanno che il Partito democratico ha ancora un suo bel peso in città. Dei falchi fanno parte Roberto Eroli, maturo spin doctor nonché ex sindaco, Mario Gori (ex Psi, ex FI) e Alessandro Adotti (civico di centrodestra). Per loro l'alleanza col Pd è da evitare a tutti i costi. Le "colombe" rispondono invece ai nomi di Roberto Gherardi de Candei, già delfino di Posa l'ex direttore generale del Comune di Frascati Antonio Di Paolo. Chi la spunta?

In attesa di capire questo, proprio i falchi hanno portato Posa a dialogare nuovamente in un faccia a faccia con quelli del gruppo di Roberto Mastrosanti. Gruppo a sua volta spaccato tra coloro che vogliono la corsa solitaria o comunque un apparentamento a prezzo salatissimo (per gli altri) e coloro che invece pragmaticamente sono più aperti a possibili alleanze. Ma, ovviamente, mai col Pd. O meglio: tutto per tutti ha un "prezzo" (politicamente parlando, si intende) ed il prezzo da far pagare al Pd è così alto da non considerarsi valutabile.

L'altra sera, in una location in periferia, a guardarsi negli occhi si sono ritrovati gli stessi Franco Posa, Roberto Eroli, Roberto Gherardi De Candei, Mario Gori ed Antonio Di Paolo da una parte e, sul fronte opposto (quello di Mastrosanti), il leader maximo, i suoi due fedelissimi alfieri con in aggiunta Angelantoni per Sel e Susanna Nicolodi. Insomma: i generali delle due coalizioni. Tutta gente, è bene evidenziarlo, che si conosce da una vita.

ACCORDO? - Difficile l'accordo, perché tra falchi di qua e di là, tra veti incrociati e passi indietro sanguinosi da fare, la partita è difficilissima. Franco Posa potrebbe non essere più così sicuro di candidarsi in prima linea e questo scoraggerebbe parte della sua coalizione che piuttosto che andare sotto Mastrosanti potrebbero convergere sul terzo polo, quello del Pd, soprattutto nel caso di un candidato credibile e pesante. Che però al momento, sponda Pd, davvero non c'è.

PD IN FINESTRA - Il Partito democratico attende di incontrare, ancora una volta, i colonnelli di Posa perché pare che il capo in queste occasioni non scenda direttamente in campo per quanto, è noto, lo stesso ex sindaco sabato scorso ha reso una visita di cortesia presso il mercato coperto dove era in corso la seconda giornata delle "Idee in mercato", iniziativa proprio a guida Pd. Una cosa è certa: i dem in questo momento non hanno ancora un proprio candidato e questo li rende più appetibili per un possibile accordo. Con chi? L'unico interlocutore continua ad apparire Posa, sulla sponda chiaramente delle colombe.

LA DESTRA - La da sempre fallimentare destra frascatana gioca la sua ultima partita prima della sparizione definitiva. La parte che sta col Pd, quella degli ex Ncd e contigui, vale a dire Simone Carboni, Claudio Cerroni e Massimo Gazzaneo la sua scelta l'ha fatta 3 anni fa.

In ballo restano gli altri ex An, vale a dire Bernardo Iodice e Igino Mancini (sempre loro) che a vario titolo e a nome di vari contenitori - che vanno dai "Fratelli d'Italia" (commissariati) a "Noi con Salvini" (sostanzialmente inesistenti a Frascati) strizzano con convinzione l'occhio proprio a Franco Posa.

Vuoi per la presenza nella coalizione di due come Eroli e Damiano Cimmino, vuoi perché insomma da altre parti è più difficile convergere. Giammai su Mirko Fiasco che dunque, unico candidato seppur civico ma di chiara provenienza di centrodestra, al più correrà con la bandiera di "Forza Italia" peraltro già presente nella coalizione di Fiasco con la coordinatrice cittadina Anna Delle Chiaie. Una cosa è certa: visti i nomi e visto il peso, difficilmente questa destra potrà incidere sull'esito elettorale, almeno al primo turno.

 

 


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