GROTTAFERRATA – Ieri sera l'ennesimo colpo di scena: Intreccialagli si mette da parte, Bertuzzi torna in carreggiata
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Altro giro, altra ruota. Quello che sembrava certo fino a 24 ore fa, si è ribaltato nuovamente in casa PD. Proprio questa mattina la griglia dei candidati sembrava essere pronta (leggi l'articolo), salvo colpi di scena (sempe possibili in politica). Ed il colpo di scena, puntualmente, è arrivato. Danilo Intreccialagli, il candidato chiamato a rappresentare fronte del centrosinistra, secondo quanto affermano fonti interne al PD, si sarebbe sfilato. A questo punto lo scenario muta di nuovo.
Chi sarà il candidato del PD? E sarà con e senza Primarie? Cosa faranno, inoltre, le anime costituite dall'ala ex repubblicana, centrista, ex Ds e moderata? Vireranno, essendo l'unico candidato di bandiera rimasto, su Stefano Bertuzzi, approcceranno Luciano Andreotti o faranno cadere la scelta su un terzo nome? A quel punto, ma in questo caso la coalizione dovrebbe essere completamente civica, potrebbe tornare buono il nome di Francesca Maria Passini, che con il suo neonato 'Laboratorio Politico' (leggi l'articolo) sta cercando di mettere in rete una strada alternativa per la città all'interno di un'offerta di allargamento e condivisione dei temi fondamentali.
Una cosa è certa: l'impressione è che il PD stia ponderando le mosse (con ipotesi che nascono e muoiono in pochi giorni) proprio perché vuole arrivare alle comunali con un nome che sappia unire le forze e non dividerle, senza costringere nessuno a prendere altre strade in autonomia. Una discussione che dovrebbe trovare il suo punto di maturazione entro al metà di marzo.
La notizia, intanto, è che Stefano Bertuzzi, il cui nome pareva definitivamente accantonato, ha ritrovato vigore. Non è escluso che il partito dia proprio a lui la possibilità di dar vita ad un ''mandato esplorativo'' per vedere quante entità politiche possono essere aggregate sotto la sua ala. Le alternative alla sua persona, comunque, sono sempre dietro l'angolo e attendono solo il momento buono per esprimere la loro potenzialità. Sopratutto perché, come sempre accaduto nel caso del Bertuzzi stesso, non si è ben compreso in quanti lo seguiranno e quanti lo sosterranno dall'interno.