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'Lengheru Neru' denuncia: ''Ecco la distruzione del patrimonio ambientale di Grottaferrata''

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GROTTAFERRATA - Ennesimo grido di allarme sulla realizzazione del depuratore di Valle Marciana

Riceviamo e pubblichiamo

''Nel più completo silenzio e nell’indifferenza delle forze politiche locali, si sta consumando il più grande scempio urbanistico sul territorio di Grottaferrata. Precedentemente la nostra associazione “U LENGHERU NERU”, assieme ad “ITALIA NOSTRA” ed al periodico “IL PICCOLO SEGNO”, aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Velletri, proprio sul progetto della condotta fognante consortile e sul depuratore di Valle Marciana (leggi articolo), mettendo in evidenza un iter burocratico di approvazione quanto meno discutibile, ignorando precise norme stabilite dalla legge (varrà ricordare che il progetto è stato approvato in Consiglio Comunale con delibera n. 24 del 29 giugno 2011, mentre il parere di Valutazione Impatto Ambientale – VIA – è stato approvato il 9 dicembre 2011, e secondo la legge n. 152/2006 ..i provvedimenti di autorizzazione o approvazione adottati senza previa valutazione di impatto ambientale, ove prescritta, sono nulli.); ad oggi nulla ci è dato sapere sull’iter giudiziario.

Attualmente, in questi giorni, i lavori per costruzione della condotta fognante nel territorio di Grottaferrata stanno distruggendo uno degli angoli ancora non contaminati del nostro territorio, il “Vallone”.

Per la realizzazione della condotta all’interno dell’area del Vallone, che custodisce un patrimonio archeologico e di archeologia industriale, nonché, ambientale, si sono effettuati enormi sbancamenti con spostamenti di grandi quantità di materiale di risulta, si sono abbattuti alberi, si è arrivati a portare il terreno di sbancamento sin sulle rive del corso d’acqua (Rivo dell’acqua Mariana) e sopra la proprietà ACOTRAL, in definitiva si è creata una enorme strada.

Strada che tra il bivio della Cava Vergati e la Cartiera sono divenute due, la vecchia e la nuova più a valle, quella a valle realizzata senza un perché. A seguito di questa distruzione ed ai lavori connessi ci stiamo ponendo una serie di domande per le quali vorremmo una risposta, e precisamente:

• In località Squarciarelli, la condotta passa sopra le fonti e sopra le sorgenti dell’acquedotto: non è un passaggio improvvido quello di mettere le fognature sopra delle sorgenti dell’acqua potabile, e quali strumenti sono stati posti in essere per evitare che eventuali perdite inquinino le fonti?
• In località Via della Mola Vecchia – Cartiera, la strada precedentemente chiusa per pericolo di frana è stata riaperta: esiste un parere geologico e una delibera comunale che autorizzi la riapertura della strada, scongiurando la frana?
• Gli enormi sbancamenti, vicini ad un corso d’acqua, sono stati approvati con delibera e pareri opportuni?
• L’abbattimento di alberi lungo il percorso è stato approvato dal Corpo Forestale dello Stato?
• Per questi enormi lavori, che modificano il paesaggio, i ministeri competenti hanno rilasciato il loro parere?

Potremmo continuare con altri interrogativi, ma ci riserviamo, ottenuto l’accesso agli atti di procedere con azioni che coinvolgano la magistratura nella difesa del nostro territorio.

Un ultimo appello alle forze politiche, sociali e civili di Grottaferrata perché esprimano il loro punto di vista sull’argomento e ci aiutino su questa battaglia di civiltà e di legalità, e se hanno tempo percorrano l’intero sbancamento tra via della mola vecchia e Valle Marciana per capire di persona l’entità della violenza sul nostro territorio''.





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