CASTELLI ROMANI – Tra nuovi disagi e graduali ritorni alla normalità. Ma i cittadini si sfogano...
Mentre la Città Metropolitana, con la sua ''impercettibile presenza'' politica sul territorio, viene indicata come il grande ente assente in questi giorni di gelo, sopratutto per quel che concerne la gestione dei riscaldamenti nelle aule del territorio, i Castelli romani continuano a fare la conta dei danni: tubature che esplodono, case senza acqua, percorrenze difficili, strade chiuse.
Oggi si sono verificati altri problemi di accesso o permanenza negli istituti scolastici. ''Nel plesso delle elementari di Piazza Borghese a Monte Porzio – afferma un mamma - siamo stati invitati a riprendere i bambini perché i bagni non erano fruibili. Tutto questo in un caos di comunicazioni che non vi dico''. Il Comune di Monte Porzio Catone, nella giornata di oggi ha comunque confermato alla cittadinanza che permane lo stato di emergenza idrica. ''Purtroppo – afferma l'amministrazione in una nota apparsa sulla sua pagina social - il gestore della rete Acea sta intervenendo ma non è in grado di fornire una data certa per il ripristino della funzionalità ordinaria. Ciò sta arrecando notevoli disagi e disfunzioni, che l'amministrazione sta cercando di mitigare, assicurando i servizi scolastici, inclusa la mensa, ove possibile''. Domani si capirà meglio come sta evolvendo la situazione, anche se non è escluso che si proceda - in attesa di nuove informazioni ufficiali - per la sospensione delle lezioni.
A Rocca Priora, dopo le polemiche di ieri, la situazione è data in miglioramento. Questa mattina permanevano differenze di temperatura tra un piano e un altro alle elementari e bagni agibili solo al piano inferiore. Tuttavia in giornata è arrivata una buona notizia. L'Istituto Cambellotti ha ufficializzato il ''completo ripristino della funzionalità dei servizi idrici e termici in tutti i plessi dell'Istituto''. Problemi con il riscaldamento sono stati segnalati anche a Rocca di Papa, in particolar modo in via Vecchia di Velletri.
Quindi le dolenti note degli istituti superiori. Il Liceo Joyce di Ariccia è stato chiuso, per volere della direzione scolastica, per le aule gelate e mancanza di acqua, stesso problema al "Pertini" di Genzano. In questo caso sono stati gli studenti a decidere di non entrare. Notizie negative anche al Liceo "Touschek" di Grottaferrata. Ma questi sono solo tre casi esemplari di un problema più ampio che coinvolge un intero territorio che ha sopportato in questi giorni dei disagi fortissimi e per certi versi imprevedibili.
Tanti i genitori, al di là delle questioni di natura gestionale e politica, che hanno sfogato sui social la propria rabbia. Il dito indice è puntato contro tutte le amministrazioni, da quelle comunali a quelle metropolitane. ''Ai problemi di gestione va contemplata anche una scarsissima manutenzione e un inesistente sistema di controllo da parte degli enti locali – afferma Claudio, padre di una bimba di sette anni – che si muovono solo quando è certificata l'emergenza. Sindaci e amministratori, con i loro delegati e uffici stampa, stanno facendo a gara per giustificarsi o scaricarsi dalle responsabilità. Ma se le strutture fossero monitorate prima, quando ci sono le allerte, il 50% di quello che abbiamo visto in giro lo avremmo evitato. Per due giorni a - 8 gradi si è bloccato tutto: indecente. Fuori delle scuole, per le strade di scorrimento e nei quartieri, la situazione a volte è persino peggiore. Chi dobbiamo ringraziare?''.
Sfoghi comprensibili, in un'area geografica che ha palesato in queste ore diversi limiti che stanno diventando spunto di dibattito.