ROCCA DI PAPA (politica) - L'incontro di questo pomeriggio sancirà l'inizio della campagna elettorale ma anche un nuovo cambio alla reggenza del circolo cittadino. Nomi e scenari
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Il Pd1 di qua (spaccato probabilmente anche questo), il Pd2 di là: il primo in Consiglio comunale, con 3 esponenti, il secondo a fare a sportellate fuori dal Consiglio ma con un sindaco (ancora non ufficialmente Pd) in squadra.
Il congresso straordinario a Rocca di Papa si svolgerà domenica 5 febbraio prossimo e ci sarà tempo fino al 3 per la presentazione delle liste e dei candidati alla segreteria.
Questo pomeriggio alle 18 il Pd si incontrerà, alla presenza del segretario provinciale Rocco Maugliani, per dettare i passaggi che porteranno all'atteso congresso nel quale finalmente si celebrerà la resa dei conti tra i due (almeno) gruppi che compongono uno dei circoli locali più devastati del circondario.
Una ulteriore novità dovrebbe essere presentata questa sera perché dopo neanche un mese e mezzo di attività il commissario del circolo Bartolelli, subentrato a Serena Gara a fine novembre (LEGGI l'articolo) dovrebbe già passare la mano. Spetterà dunque ad un terzo commissario traghettare il Pd rocchegiano verso la sua nemesi per pochissime settimane. Il nome del nuovo reggente è però al momento assolutamente top secret. Segreto di Stato.
TESSERAMENTO - Per il Pd rocchegiano si entra definitivamente nel vivo e sarà una veloce corsa alle tessere. Due i gruppi a fronteggiarsi, come detto e come evidente da mesi: quello che fa capo, in qualche modo, al gruppo consiliare e composto da Marika Sciamplicotti, Pasquale Boccia ed Elisa Pucci al quale si aggiungono i vari Maurizio Querini, Andrea Croce e via dicendo, e quello denominato da settimane "Pd2". Ovvero l'ex segretaria Raffaella Taggi, Maurizio De Santis, Mauro Fei, Andrea Gatta, Giuseppe Calicchia: il gruppo che, per intenderci, ha stretto (e non da oggi) alleanza col sindaco Emanuele Crestini. Un'alleanza di fatto formalizzata sostanzialmente con la sottoscrizione di un comune documento per il "sì" al referendum (LEGGI l'articolo).
TRASVERSALITA' - Tutto così semplice? Non proprio perché entrambi i gruppi saranno potenzialmente infiltrati, sostenuti da accordi trasversali e a continuo rischio spaccamento. A portare tessere e dunque voti al Pd2 sarà lo stesso Crestini, nell'ambito dell'accordo stretto. Ma proprio in forza di questa entrata a gamba tesa del sindaco nel Partito democratico qualcuno della sua squadra potrebbe non allinearsi (e d'altra parte la figuraccia fatta al referendum dice che gli allineati sono stati pochi...) e dunque sostenere in qualche modo l'altra fazione di Pd.
Il Pd1 da par suo ha un bel problema interno da risolvere: quello che gran parte (ma non tutti) dei suoi componenti, ed in particolar modo i consiglieri comunali Boccia e Pucci sono entrati a far parte del gruppo di Roberto Speranza, l'anti-Renzi, oggi dagli "ortodossi" del Partito democratico percepito come il "diavolo".. E la cosa non è stata molto gradita dagli altri. Il rischio che il Pd1 deflagri ulteriormente c'è ma è remoto. Per ovvie ragioni.
CANDIDATI SEGRETARI - E veniamo al nodo dei nodi: chi porteranno le due liste come candidato alla segreteria? Di nomi ce ne sono parecchi e proviamo a giocarceli. Per il Pd2 Raffaella Taggi, dimessasi con la coda tra le gambe (ma meditando vendetta, come puntualmente avvenuto in fase di Elezioni amministrative in giugno) dopo le Primarie del 20 marzo 2016, non ha mai nascosto la propria ambizione di riprovarci. Tanto più che il suo attivismo è rimasto intatto e che sarebbe lei (col beneficio chiaramente del dubbio) la postatrice dei comunicati anti Boccia-Sciamplicotti sulla pagina ufficiale Facebook del Pd di Rocca di Papa. Insomma, la Taggi resta in pole-position anche se l'idea che Mauro Fei, trombato alle Primarie, possa ripartire proprio dalla segreteria del circolo cittadino come atto di forza non è peregrina. A meno di un outsider.
In casa del Pd1 la partita non è facile perché al momento lo schieramento appare indietro rispetto agli antagonisti. Nell'aria di definitiva resa dei conti che tira il nome forte potrebbe essere quello di Maurizio Querini, altro ex assessore di Boccia, esattamente come Fei. Querini, speranziano anche lui, potrebbe essere l'uomo forte di una lista tutta da comporre. Difficile che Querini scelga di correre però a perdere e dunque nel caso in cui davvero sia l'ex vicesindaco a scendere in campo, vorrà dire che il Pd1 i suoi conti (in fatto di tessere) se li è fatti bene. Così come fece la Sciamplicotti alle Primarie, partendo da molto dietro rispetto all'"unto dalla Taggi" Fei e rimontando.
In alternativa il nome nuovo, magari nel caso in cui si voglia proporre uno scontro tutto in rosa che comunque in questa sede ha davvero poco senso, potrebbe essere quello di Doriana Basili, speranziana pure lei ma distante da logiche del passato.
Da oggi si parte, strada facendo si vedrà.