FRASCATI - L'ex primo cittadino, sfiduciato lo scorso 29 luglio, sarebbe pronto a riscendere in campo da civico. Prove di dialogo col gruppo di Eroli, Cimmino e Cesarotti
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Alessandro Spalletta è pronto a tornare in pista. L'ex sindaco, caduto lo scorso 29 luglio al termine di una assurda mai dichiarata crisi politica (LEGGI l'articolo), è insomma pronto a riciclarsi come "civico". Una ambizione, quella di svincolarsi da ogni logica partitica (come se a farlo diventare sindaco nel 2014 sia stato Pinocchio...), che l'ex primo cittadino - rimasto in sella appena due anni - aveva chiaramente fatto intendere ad inizio luglio in uno dei pochissimi ma criptici comunicati stampa successivi all'azzeramento, per il quale Spalletta non ha mai fornito una spiegazione esauriente.
Ebbene: chi potrebbe "caricarsi" una eventuale ricandidatura di Spalletta? Chiusa ogni porta col centrosinistra sia del Pd, che di Mastrosanti che di Posa, il margine di manovra anche "civico" è strettissimo. Sta fatto però Spalletta sembra crederci ed una possibile sponda il sindaco potrebbe trovarlo in quel gruppo formato dall'ex sindaco Roberto Eroli, da Stefano Cesarotti e Damiano Cimmino che nei giorni scorsi avevamo nominato come 5° polo (un "poletto" per la verità) pronto a sostenere la candidatura del frascatano ma ex consigliere capitolino di Gianni Alemanno, Ludovico Todini (LEGGI l'articolo).
Alessandro Spalletta, che ha chiaramente fatto intendere di avere un sacco pieno di verità (scomode) da svuotare (ovviamente contro il Pd, in primo luogo) pensa insomma di avere ancora credibilità e spazio per tentare una nuova candidatura. Non fosse altro di fastidio. Ovviamente fastidio (ad oggi molto relativo) al centrosinistra in senso ampio.