FRASCATI - Da lunedì il commissario prefettizio dovrà mettere ordine anche in un settore nel quale da anni non si riescono ad avere le cifre dell'effettivo credito vantato da Palazzo Marconi. E per l'"8 settembre" lo spettrò dell'inagibilità
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Sarà il commissario prefettizio, finalmente, a fare luce sulla situazione debitoria delle società sportive di Frascati in merito all'utilizzo degli impianti sportivi. Dopo anni di richieste di pagamento, promesse, dilazioni, mutui e soprattutto tante promesse, toccherà probabilmente al nuovo padrone di Palazzo Marconi - che dovrebbe arrivare lunedì - fare ordine e chiedere il dovuto e nella giusta maniera alle società morose.
A quanto ammonti il debito non è dato a sapersi: chi e di quanto sia moroso, neanche. A nulla sono valsi anni di richieste da parte della minoranze consiliari di conoscere l'effettiva entità e titolarità dei debiti.
D'altra parte quel Regolamento che avrebbe dovuto disciplinare l'affitto degli impianti alle società sportive è rimasto inapprovato in una delle ultimissime sedute del Consiglio comunale. Quel po' di ordine che poteva essere messo è rimasto su carta.
Ma c'è dell'altro. Per il campo "8 settembre" nei mesi scorsi è scaduta la deroga per l'omologazione dell'impianto che, ma anche su questo fitto era e resta il mistero, necessità di un urgente rifacimento del manto in sintetico che risale ormai al 2005. Di fatto, il rischio per la neonata Asd Frascati calcio (frutto della fusione tra Lupa Frascati e Gioc Cocciano) è quello di non poter utilizzare l'impianto per gare ufficiali e considerati i numeri della società che raccoglie l'eredità sportiva praticamente di tutto il calcio cittadino, sarà un bel guaio. L'inagibilità al momento è un dato di fatto.
Quella dell'impiantistica sportiva sarà solo una delle tante situazioni rimaste in sospeso con la caduta del sindaco-martire Alessandro Spalletta: tanti altri sono i temi sui quali il commissario sarà chiamato - libero da ogni legaccio politico - a fare luce e a mettere a posto i conti. Dalle famigerate dismissioni degli alloggi comunali (e degli immobili, edificio ex Maestre Pie Filippini su tutto), al nuovo contratto di servizio per la gestione rifiuti, alla gestione del servizio di refezione scolastica, alla vecchia Sts Multiservizi.
E non è certo tutto qui. Sempre in attesa che Spalletta inizi e dire la sua verità. Per quel che conta.