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Grottaferrata, i ‘casi aperti’ che animeranno la prossima stagione politica

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GROTTAFERRATA – Dalla Delibera 41 ad Acea, passando per il Piano Integrato Ex Traiano al Depuratore di Valle Marciana

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

L’amministrazione di Luciano Andreotti dovrà partire obbligatoriamente dai problemi rimasti in sospeso, dai casi irrisolti. Finita l’epoca delle promesse elettorali, una volta composta la Giunta, in Piazzetta Eugenio Conti si dovrà lavorare sodo, di comune accordo e a testa bassa per mettere mano a troppe questioni che devono trovare una soluzione. Situazioni vecchie e nuove, ma che sicuramente animeranno i futuri confronti tra le forze politiche della comunità.

ACEA – Turnazioni e perdite d’acqua. Nel primo caso Grottaferrata ancora non ha avuto i problemi di altri paesi, ma con il proseguire dell’estate la situazione, anche qui, per forza di cose si potrebbe aggravare. Per le perdite d’acqua, invece, il problema appare irrisolvibile da anni. Da più parti si è richiesta una revisione del contratto o un nuovo rapporto con il gestore per sollecitare Acea Ato 2 a fare investimenti e intervenire più celermente. Ci provò già Mori, poi Fontana. Stiamo ancora al punto di partenza. Un Comune, da solo, poco può fare. Anche perché l’area criptense è legata da un contratto di 25 anni stipulato ai tempi della Giunta Viticchié. Ci vorrà collegialità nel territorio per fare eventuali azioni. Sicuramente sarà un argomento di interesse pubblico. O almeno si spera sia così.

EX TRAIANO - Da quando il Piano Integrato sull’area dell’ex Albergo dei vip è partito (Giunta Ghelfi, poi rivisitato dalla Giunta Mori) nulla di quello che era stato preventivato (a parte la striscia di verde chiamata Parco pubblico) è stato attuato o ha visto la luce. Le cubature residenziali, i parcheggi, il centro direzionale e commerciale è ancora un cantiere, mentre le opere di compensazione pubblica, ovvero l’abbattimento del vecchio mercato coperto per la realizzazione di una piazza con una sala teatro seminterrata, è rimasta lettera morta. Costruito agli inizi degli anni settanta, con criteri antisismici inesistenti rispetto alle norme odierne, oggi la struttura di ferro e cemento è inagibile e decadente. Divenuta una specie grande piccionaia in mezzo al centro storico, è da anni al centro di forti polemiche e denunce. La novità è che il nuovo sindaco Andreotti ha annunciato di volerlo riutilizzare per farne un polo multiculturale. Tempi di realizzazione prevedibilmente medio-lunghi e spesa che si aggirerebbe attorno ai 6 milioni di euro. Si dovrà rivedere ancora una volta, a questo punto, la convenzione con i privati o percorrere altre strade. Residenti e commercianti intorno al manufatto sono già divisi sul suo futuro. Teoricamente è un tema che non sarà affrontato subito, viste le altre priorità e la delicatezza della questione, ma sul quale ci sarà bisogno di un confronto con la cittadinanza.

PUA – Dove eravamo rimasti? Alla richiesta da parte de ‘La Città al Governo’ della verifica sulla reale attività produttiva sorta alle pendici del Tuscolo e alla verifica delle fidejussioni, tirata in ballo (anche per l’Ex Traiano) dal M5S e dal PD. A questo punto, visto che non sono intercorse novità clamorose, c’è da immaginare che si tornerà a discuterne in consiglio.

DELIBERA 41 – Vecchi casi e nuovi casi, dicevamo all’inizio dell’articolo. Prima della caduta della passata amministrazione, il caso della Delibera 41, adottata dalla Giunta Fontana, aveva iniziato ad infiammarsi con i timori, sopratutto da parte de “La Città al Governo”, su un nuovo potenziale insediamento a Pratone con conseguenti 500 abitanti in più. Sulla “Delibera 41” sono caduti i fulmini di quasi tutti i concorrenti a queste comunali. Se sarà annullata, il caso si chiuderà. Altri punti all’orizzonte: i ‘diritti acquisiti’ della Cooperativa 44, zona in cui sembrerebbe possibile una nuova ridiscussione con il Parco Regionale, e Cartabrutta, l’intervento da 37mila metri cubi sbloccato nel 2014 dal Commissario Prefettizio e per il quale Stefano Bertuzzi è stato attaccato dai suoi avversari politici per tutta la campagna elettorale.

ISOLA ECOLOGICA - Il sito di Via delle Vascarelle, promosso dal Commissario, è stato fortemente contestato. Si dovrà tornare a ragionare sull'area di Villa Senni (compresa la liberazione dell'area artigianale). Aspetto determinante per migliorare il sistema di raccolta differenziata in città, fermo da tempo su percentuali che spaziano intorno al 50%. 

ABUSIVISMO E PERIMETRAZIONI – Roba da mal di testa, tra sentenze passate in giudicato e azioni da attuare stando attenti a non cadere nelle paludi dell’interpretazione del lavoro della Procura, le esigenze dei cittadini, le attese di chi da trent’anni attende le opere di urbanizzazione e al tempo stesso paga le tasse. Durante il commissariamento sono state avviate le procedure per acquisire la documentazione progettuale redatta all’epoca dal professionista incaricato, al momento assorbita solo in via informale (secondo la relazione di Barbato), onde procedere all’adozione della deliberazione per la perimetrazione prodromica alla successiva attività amministrativa.

BARTOLOMEO GOSIO - Questione ultratrentennale. Irrisolta, per alcuni irrisolvibile, viste le troppe competenze in ballo. Una zona da risanare. Andreotti ha annunciato, in un video promozionale elettorale, che una delle prime cose che avrebbe fatto da sindaco sarebbe stato chiamare la sindaca di Roma, Virginia Raggi, per parlarle subito della questione e puntare alla riqualificazione di ambienti, residenze e dare ordine ad un comparto cittadino in cui nessuno ha voluto mai mettere le mani seriamente, un po' per il timore di avere conseguenze sul piano del dibattito sociale e un po' per l’effettivo guazzabuglio di responsabilità e complessità tra Comune e Roma Capitale. Si riuscirà nell’impresa?

DEPURATORE DI VALLE MARCIANA – Faccenda seria, così come quella del ripristino dello stato dei luoghi nel Vallone, lì dove sono state aperte strade e abbattuti alberi per il sistema fognario. Sul Depuratore di Valle Marciana confluiranno complessivamente 70mila utenze a regime. Secondo i contestatori e le associazioni ambientaliste del territorio l’opera rischia di compromettere, a causa degli effetti delle vasche di contenimento, le aree produttive e vitivinicole del circondario ed è doveroso dunque agire per scongiurare il pericolo fornendo degli interventi di compensazione, per ora mai applicati.

PARCHEGGI – Il nuovo gestore, la Schiaffini Travel, ha preso le redini del servizio. Gli otto ausiliari che da sabato hanno finito il proprio servizio attendono novità sul riassorbimento visto che durante le comunali tutti i candidati sindaco avevano sottoscritto o sostenuto il documento a difesa dei loro posti di lavoro. A breve, le novità.

POMPILI – Il giovane e promettente Re delle preferenze (222) per la lista civica ‘Andreotti Sindaco’ è il figlio di una dirigente comunale. Soprattutto dopo la sua sicura elezione in consiglio comunale (prima se ne parlava marginalmente), è stato oggetto delle attenzioni dei competitor per un suo presunto conflitto di interesse. Conflitto che formalmente non sussiste. Tuttavia nell’area delle minoranze si ipotizza già che il suo caso potrebbe trasformarsi in un problema sul piano politico e amministrativo. Gli appartenenti delle liste andreottiane, ogni qual volta la discussione affiorava nei contesti politici cittadini, hanno affermato che la dirigente comunale aveva già fatto istanza di trasferimento prima delle elezioni. Se ciò accadesse, il tema cadrebbe automaticamente. Altrimenti è probabile che la storia riemergerà a folate.

MUTUI E CREDITI - Il Comune di Grottaferrata ha acceso, nel corso degli anni, oltre 130 mutui per oltre 20 milioni di euro, ma sopratutto avrebbe (sulle cifre c’è stata sempre una grande confusione) circa 13 milioni di euro di crediti da recuperare. I 5 Stelle, in questo senso, hanno più volte posto l’accento sulla vicenda. Probabile che riprendano il filo della matassa.

SICUREZZA STRADALE – Grottaferrata ha avuto a che fare, negli ultimi tre anni, con il problema della sicurezza nelle strade, lungo la dorsale che va da Squarciarelli fino a Via Santovetti. Investimenti ed incidenti hanno purtroppo causato anche fatti luttuosi, tanto da spingere movimenti, associazioni e partiti a raccolte di firme e mobilitazioni con l’intenzione di far terminare l’emergenza. Nel frattempo nulla è accaduto e gli incidenti, fortunatamente non mortali, sono proseguiti.

EX BAZZICA – I beni confiscati alla criminalità organizzata sono rimasti potenziali inespressi. L’Ex Bazzica è ancora al punto di partenza e il primo intendimento di farlo diventare un Polo della disabilità si è perso nel tempo. Va detto che durante il Commissariamento è avvenuto un ulteriore passaggio. E’ stata richiesta all’Agenzia Nazionale per i beni confiscati di ottenere l’autorizzazione ad adibire l’intera struttura ad un utilizzo diverso dalla prima destinazione. L’idea prevede lo sfruttamento economico del manufatto, con vincolo dei proventi a finalità sociale, in considerazione del fatto che le risorse dell’Ente non permettono di intervenire per la ristrutturazione, che si prevede molto esosa.

L’altro bene ancora da assegnare è ‘Residence Agorà’ di Via del Fico. Qui, recentemente, sempre durante il commissariamento, si è dato un incarico professionale per chiudere la pratica di condono edilizio. A seguito dei successivi lavori di manutenzione, l’immobile risulterà in linea con tutte le norme per la sua locazione sociale.

Tanta carne al fuoco, come si può ben notare. A Palazzo Consoli l'impegno dovrà essere molto.


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