Quantcast
Channel: Primo piano
Viewing all articles
Browse latest Browse all 3056

Grottaferrata: alla Molara si presentano solo 4 candidati. Ma il confronto è costruttivo

$
0
0

GROTTAFERRATA (attualità) - Oggi pomeriggio l'incontro voluto dal locale comitato per parlare di abusivismo e perimetrazioni. Presenti Andreotti, Bertuzzi, Consoli e Scardecchia

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Sono arrivati in 4: Luciano Andreotti, Stefano Bertuzzi, Rita Consoli e Maurizio Scardecchia. In rigoroso ordine alfabetico: non pervenuti, forse assenti giustificati, Paolo Campanile, Moira Masi e Gianluca Paolucci.

Il confronto con le famiglie della Molara alla prese da anni con la regolarizzazione dei loro abusi edilizi è stato costruttivo. Gli aspiranti primi cittadini hanno offerto ascolto e risposte e quelli del comitato "Molara per Grottaferrata": la paura delle 84 famiglie, alcune delle quali rientranti tra coloro che hanno sentenze passate in giudicato e devono dunque demolire, è quella di perdere il bene più prezioso. La casa.

"Quello delle perimetrazioni - ha detto Bertuzzi - è un processo complicato, avviato con la Giunta Mori e del quale dobbiamo farci tutti carico. Se non dovessi essere eletto sindaco sono comunque pronto a dare il mio contributo al primo cittadino. La politica deve dare risposte, non fare concessioni e, ripeto, il problema va affrontato e risolto tutti insieme".

"Ogni caso fa storia a sé e deve essere valutato insieme ai cittadini - ha detto poi Luciano Andreotti -. E' evidente che però il problema sia di portata più ampia delle competenze comunali e che serva un tavolo di concertazione con la Regione Lazio. Dobbiamo batterci affinché queste cubature non vengano considerate nel Piano regolatore".

"E' fondamentale fare chiarezza - è toccato poi a Rita Consoli - per capire le tempistiche e l'esatto iter amministrativo da seguire. Nel 2010 fu fatta una richiesta di finanziamento per le perimetrazioni ma non ho mai visto uno studio di fattibilità: l'unica cosa che venne prodotta fu un "grafichetto". Oggi una forza politica seria chiede una ricognizione seria all'interno della quale devono essere considerati questi nuclei abusivi. Il nuovo Piano regolatore deve prendere in considerazione queste aree".

"Quello che occorre - ha poi detto Maurizio Scardecchia - è uno studio sull'abusivismo condotto insieme agli altri sindaci del territorio ma la Regione Lazio deve chiarire la propria posizione. Se c'è volontà politica noi siamo pronti a fare la nostra parte. Il Movimento 5 stelle è favorevole ad ogni iniziativa mirata e seria ma è indispensabile uno studio preliminare dello stato di fatto per presentarci in Regione carte alla mano".

Quindi ancora Andreotti. "L'asticella dei vincoli si alza sempre di più ed è sempre più difficile pensare ad un condono. A che serve però, d'altra parte, un vincolo di tutela su un territorio ormai compromesso? Il vincolo deve prendere atto della situazione e attuare un reale piano di salvaguardia. Un piano che dovrà essere ragionato sia dalla parte politica che dagli uffici comunali, dalla Regione e dal ministero che va considerato nella partita. L'unico strumento serio che vedo è il tavolo di concertazione: guardare avanti e non guardare al passato".

"Le perimetrazioni non possono aspettare - ha detto ancora Bertuzzi -, vanno fatte subito altrimenti sarebbe una presa in giro per questi cittadini. Il problema non è solo di chi vive in questa zona ma di tutta Grottaferrata: l'opportunità è quella di portare servizi, strade e parcheggi. Su questo ho le idee estramamente chiare ma è evidente che un sindaco non può fare tutto questo da solo, serve una concertazione con la Regione Lazio. Voglio però sottolineare che i condoni a Grottaferrata non sono stati figli della speculazione. Ribadisco: da sindaco, primo passo le perimetrazioni".

"Siamo disposti al dialogo ma non alla modifica di una legge nazionale", ha precisato la Consoli. "Strappare un applauso sulle perimetrazioni è molto semplice ma la ricognizione sul territorio è propedeutica alle perimetrazioni stesse che non possono essere trattate singolarmente".

Posizioni, insomma, profondamente distinte tra i vari candidati. "Una politica buona, una politica seria deve garantire dignità all'intero territorio e non solo ad una parte di esso: serve il Nuovo Piano regolatore: è dal 1980 con l'approvazione della legge 28 che si attendono risposte".

Soluzioni alternative alle demolizioni?

"Mi è piaciuto il fatto che il comitato abbia riconosciuto l'errore iniziale - ha detto Andreotti - ed è chiaro che la situazione è spigolosa, delicata, sul piano economico e su quello sociale. Gli uffici tecnici applicano le leggi ma è la parte politica a dover avere a cuore i cittadini. Le perimetrazioni? Gli standard ci sono ma serve, ripeto, un tavolo di concertazione: siamo di fronte ad una materia complessa che necessita di soluzioni consapevoli. L'housing sociale? Non so se può essere la risposta. Se, ad esempio, ad una coppia di anziani venisse demolita una casa andrebbe certamente dato un alloggio minimo".

Ha rincarato la Consoli. "L'Ente comunale non può prendere decisioni di non sua competenza. Quello che può fare il Consiglio comunale è valutare, di caso in caso, la pubblict utilità".

CONTINUA


Viewing all articles
Browse latest Browse all 3056

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>