MONTE PORZIO CATONE (attualità) - Avviata una raccolta di adesioni per richiedere un incontro con l'Amministrazione e il ritiro della delibera di Consiglio approvata nei giorni scorsi
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I genitori dell'Istituto comprensivo scendono sul piede di guerra. A far saltare la mosca al naso a papà e mamme sono stati gli aumenti decisi dal Consiglio comunale per mense e trasporto scolastico, in particolare per i non residenti.
E così con una durissima lettera, i genitori hanno avviato una raccolta firme per far tornare la maggioranza sui propri passi.
"Negli scorsi giorni i sottoscriventi, genitori di alunni frequentanti le classi di differenti ordini e gradi delll' Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani in Monte Porzio Catone, venivano edotti delle deliberazioni del Consiglio comunale di Monte Porzio Catone svoltosi in data 28/04/2017, le quali incidentalmente riguardavano la fruizione di servizi comunali a richiesta del cittadino, quali mensa scolastica, navetta e scuolabus.
I sottoscritti genitori ritengono inammissibile e scandaloso un tale aumento dei servizi, di cui sopra, come riportato nell’elaborato presentato a suddetto Consiglio comunale ed in particolare evidenziano quanto segue: L'Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani in Monte Porzio Catone, rappresenta a tutti gli effetti una scuola statale e non una scuola comunale, si ritiene inopportuno discriminare e differenziare in maniera così pesante la popolazione italiana sulla base della residenza anagrafica. In particolare risulta iniqua la priorità di inserimento nelle graduatorie ai residenti (rispetto a chi viene da altro comune) e totalmente inappropriato, nonché discriminatorio l'applicazione di rette diversificate sia per il servizio di mensa sia per il servizio di navetta/scuolabus, agevolando i bambini residenti (rispetto ai non residenti).
Poiché ad ogni bambino/a, che sieda su di un banco di una scuola dell' obbligo della repubblica italiana (tanto più se la scuola in questione è statale), devono essere riconosciuti gli stessi diritti nell' accesso e nell' erogazione di servizi assistenziali, riteniamo doveroso sottomettere alla vostra amministrazione LE SEGUENTI MODIFICHE AI RELATIVI REGOLAMENTI A DECORRERE DAL PRESENTE ANNO SCOLASTICO.
RETTE DEI SERVIZI Le rette di fruizione di tali servizi non ricadono nel paniere ISTAT, tanto da dover essere rimodulate al bisogno di anno in anno, seguendo il criterio degli utili ricavi della società erogante il servizio di mensa (SODEXO SRL & CALABRESI SPA).
Nel documento di Bilancio previsionale si dispongono gli aumenti del servizio di mensa portando le quote mensili rispettivamente a 59, 65 e 109 Euro per residenti, non-residenti con genitori lavoratori nel comune e non residenti ed a 40 e 15 euro mensili rispettivamente il servizio di scuolabus e navetta.
Qualora fossero le società erogatrici dei rispettivi servizi ad aver aumentato i costi degli stessi, non si comprende come mai tali aumenti non vengano incanalati nel rischio d’impresa e debbano invece gravare sulle famiglie aumentando il carico di quello, che non è più un servizio alla collettività, ma diviene di fatto una TASSA (per giunta “iniqua” per le modalità di applicazione).
Tutti i genitori, i quali decidessero di NON USUFRUIRE DEL SERVIZIO, per scelta o per costo troppo elevato, avvalendosi anche dell’ attuale giurisprudenza in merito (ricordiamo la sentenza della Corte d’appello di Torino n.1049 del 21 giugno 2016, che ha affermato il diritto dei genitori di scegliere per i propri figli tra la refezione scolastica ed il pasto da casa da consumarsi a scuola e nell’orario destinato alla refezione), dovranno essere abilitati ed autorizzati a 1) prelevare i propri figli all’ora del pasto senza penali o pressioni o coercizioni di alcun tipo riportandoli in orari consoni con lo svolgimento del piano didattico;
2) predisporre un pasto alternativo portato da casa (con eventuale scarico di responsabilità per la scuola) DA CONSUMARE NEI LOCALI DEL REFETTORIO (NON NELLE AULE) senza addurre dinieghi e/o problemi quali la pulizia dei locali stessi. La dirigenza scolastica dovrà provvedere a predisporre tavoli al bisogno senza creare alcuna tensione e/o fattore di discriminazione nei riguardi degli altri alunni.
3) Alternativamente predisporre delle sezioni con orario ridotto (uscita prima di pranzo): attualmente come scelta didattica, non esiste questa opzione per la scuola primaria.
Siamo a conoscenza che la sentenza di Torino non presuppone, che la stessa sia immediatamente applicabile al nostro contesto territoriale (e/o comune), per questa ragione ci teniamo a precisare in caso di vostro diniego la nostra intenzione di intraprendere immediatamente qualsiasi azione legale, si dovesse rendere necessaria, per garantire alle nostre famiglie il diritto di scelta su una questione tanto rilevante. Per concludere dobbiamo esternare la nostra profonda contrarietà riguardo le modalità di comunicazione, che ci portano a conoscenza di scelte e prese di posizione molto gravi nei riguardi di servizi di primaria importanza per la nostra popolazione.
Non possiamo non constatare che una amministrazione come la vostra, che prevede degli aumenti scellerati e indiscriminati per dei servizi così basilari per le famiglie (monteporziane e non), senza aprire alcuna contrattazione o confronto con la realtà genitoriale, sancisca sostanzialmente un gravissimo fallimento amministrativo. Non possiamo che constatare che il vostro agire sta costringendo gli attuali fruitori del servizio a non usufruirne più: ci viene il sospetto che l’intenzione ultima di questa amministrazione sia proprio quella di depennare in futuro queste “scomode” voci di bilancio, facendo abituare gradualmente la popolazione a non godere più di servizi per i quali comunque si pagano profumatamente le tasse!
A tutto ciò ci opponiamo fortemente! I sottoscritti chiedono un incontro con l’amministrazione comunale e la dirigenza scolastica per risolvere le criticità evidenziate nella presente. Siamo confidenti di un vostro celere riscontro su un tema, che riporterebbe equità nell'utilizzo di questi servizi primari per le nostre famiglie (non solo risiedenti nel comune di Monte Porzio Catone)".