GROTTAFERRATA (attualità) - La delibera con la quale nei giorni scorsi il commissario Barbato ha approvato lo studio di fattibilità sembra risolvere (quasi) una volta per tutte i problemi di affollamento del camposanto
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600 sepolture: questo quanto la delibera 22 approvata dal commissario prefettizio Bruno Strati con poteri di Giunta lo scorso 22 febbraio ha pianificato per Grottaferrata (LEGGI l'articolo). Provvedendo, se portata poi a termine dalla prossima Amministrazione comunale, una volta per tutte a risolvere il problema nel cimitero comunale.
L'approvazione del progetto di fattibilità elaborato negli anni scorsi dall'architetto Roberto Buccione, grottaferratese e già assessore di Frascati ai tempi del Posa 1, mette un punto fermo all'ampliamento di un camposanto che già nei mesi scorsi ha esposto fuori dal cancello il cartello "tutto esaurito", costringendo Barbato, con la delibera 8 del 28 novembre 2016 ad approvare la realizzazione urgente di 3 batterie di loculi per complessivi 86 posti.
Un progetto di grande importanza ma anche di grande pregio che, peraltro - uno dei punti qualificanti della delibera - comporterà per il Comune di Grottaferrata una spesa di 1,9 milioni di euro complessivi che si autofinanzierà con la vendita di tombe, cappelle e sepolture. Evitando, nel caso in cui la nuova Amministrazione non stravolga quanto disposto da Barbato, il ricorso ai privati e a tutte le distorsioni e difficoltà ben emerse - ad esempio - nell'ampliamento del cimitero di Frascati realizzato con lo strumento del project financing ed ancora tortuosamente lungi dall'essere completato.
Il progetto è dunque quello di realizzare l'ampliamento nell'area attualmente inutilizzata a valle dell'attuale camposanto: un'area ricoperta per larga parte da un uliveto che non sarà intaccato ospitando in quel settore, le sepolture a terra. I cari estinti grottaferratesi potranno dunque dormire il sonno eterno in un campo di inumazione all'ombra degli ulivi, così come evidente nella planimetria facente parte del progetto preliminare di intervento. Un progetto sviluppato su livelli, seguendo le curve di livello del terreno, che realizzerà a quota più bassa le cappelle, quindi i colombari, gli ossari e quindi le sepolture in tomba e nel campo tra gli alberi.
Un progetto di ampliamento che qualifica fortemente la gestione commissariale (in questi giorni al centro di un fuoco incrociato che appare non solo illegittimo ma anche non giustificato per la scelta di realizzare l'isola ecologica in via delle Vascarelle, LEGGI l'articolo) e che andrà ad utilizzare completamente la superficie a disposizione. Cionondimeno, come ben esplicitato tra le conclusioni della relazione tecnica allegata alla delibera, ai prossimi amministratori di Grottaferrata - seppur evidentemente non nell'immediato, se l'ampliamento verrà cantierizzato - toccherà l'individuazione di siti "da destinare a nuove aree cimiteriali".