GENZANO (politica) - Fuori dalla lista unica per il momento resta solo il dalemiano doc Bruno Romagnoli. Gabbarini, Piazzoni e Lommi pronti a convergere su un nome condiviso. Fuori scena D'Annibale ed Ercolani
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Fuori, a quanto pare, resta il solo Bruno Romagnoli, ex assessore di Gabbarini. Dalemiano doc, Romagnoli non sembra disposto (né tantomeno gli altri a scendere a patti) a rientrare nel grande gruppo che è pronto a presentarsi al congresso del 19 febbraio.
Anche il Partito democratico di Genzano, così come quello di Rocca di Papa e Nemi, tanto per restare in stretto ambito castellano sta per chiudere la lunga parentesi commissariale di Luca Masi e per farlo sembra aver trovato un quadra sufficientemente robusta anche se, come detto, non necessariamente la lista sarà unitaria.
Il Pd genzanese però, almeno per il momento, sembra superare di slancio le difficoltà e le spaccature che infuocano il dibattito a livello nazionale e, sul locale, a Rocca di Papa. E così i renziani Flavio Gabbarini, Ileana Piazzoni e via dicendo riescono ad andare a braccetto con quel Luca Lommi che aderendo apertemente all'iniziativa di "Noi domani", promossa dall'ex consigliere regionale Carlo Umberto Ponzo, ha di fatto per il momento sposato le idee di Roberto Speranza e quindi di Massimo D'Alema.
Nessuno dei nominati, però, a quanto pare sarà colui che sarà presentato per la segreteria. A 20 giorni dal voto, è ancora tempo di riflessioni con una certezza: della partita stavolta non faranno certamente parte (a meno di clamorosi colpi di scena) i "senatori" Tonino D'Annibale e Giorgio Ercolani dei quali da mesi si è persa traccia.