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Grottaferrata, tra ''moderati'' e centrodestra il toto-nomi è iniziato

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GROTTAFERRATA - La fase embrionale delle scelte è solo al suo prologo

Mentre l'ex sindaco Giampiero Fontana si riaffaccia nel dibattito affidando le sue riflessioni ad una serie di video, il centro-destra di Grottaferrata ha già lo sguardo rivolto alle prossime amministrative in un quadro dinamico e per nulla definitivo. Gli strascichi velenosi rimasti intatti dalla fine dell'ultima esperienza amministrativa consigliano a tutti prudenza. Al momento, infatti, parlare di una coalizione simile a quella del 2014 è un miraggio. La divisione del fronte, a causa di varie scelte individuali, è considerata oggi come probabile. Le elezioni, però, sono tra sei mesi i giochi non sono ancora fatti.  

La candidatura dell'ex vicesindaco Gianluca Paolucci per la lista civica ''Gente Libera'' ha spalancato uno scenario possibile: quello di una ''composizione civica'' in grado di sostenere una precisa offerta politica partendo però da una base paritaria e sganciata dai partiti e dalle segreterie. E' una ipotesi percorribile e su cui si sta discutendo, anche se, al momento, è impossibile dire se andrà in porto o meno. Difficilmente partiti come Fratelli d'Italia o Forza Italia rinunceranno alla loro visibilità o al proprio simbolo in una tornata amministrativa importante come quella del Giugno 2017.

All'interno delle due organizzazioni, comunque, sembrano emergere le figure di Moira Masi e Michela Palozzi, che i ''rumors'' locali ora danno per possibili candidate sindaco in un ipotetico centrodestra unito. Quella di una scelta al femminile, infatti, non è un percorso da escludere, anche perché potrebbe modificare culturalmente i codici di uno schieramento che ha sempre guardato solo ed esclusivamente agli uomini per le sue avventure elettorali. Allargando la visione ai moderati in generale, non sono da accantonare le possibilità di un ritorno in pista di professionisti come Antonio Sollecito, medico conosciuto in città, oppure di ex assessori o presidenti di consiglio comunale come Marco Bosso, Luigi Spalletta e Francesca Maria Passini. Quest'ultimi sono ritenuti i potenziali candidati in grado di allargare qualsiasi schieramento oltre le appartenenze di base. Tentazioni, queste, gettate talvolta alla rinfusa forse per mischiare un po' le carte in un panorama di completa incertezza, in cui prendere tempo appare l'unica via per ragionare.

Una cosa è sicura: il centrodestra, dopo il fallimento della giunta caduta in ottobre, ha intenzione di voltare completamente pagina. In che modo? Si capirà meglio solo verso primavera.


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