MONTECOMPATRI - L'assessore ai Lavori pubblici si rivolge direttamente al sindaco dopo lo strappo di ieri
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L'assessore Claudio Quaranta, al quale il sindaco De Carolis ha ieri ritirato l'incarico di vice sindaco (LEGGI l'articolo), risponde al primo cittadino.
"Con riferimento al decreto n°5, Prot. n° del 22.03.2016, con il quale Ella ha disposto la revoca del sottoscritto dalla carica di vice sindaco, originata con l'atto Prot. n° 11341 del 31 maggio 2012 all'indomani delle passate elezioni, non posso non registrare, con profonda preoccupazione per la futura sorte di questo paese che ancora mi pregio di rappresentare, in veste di assessore che questo provvedimento è:
- privo di motivazioni;
- esclusivamente capzioso;
- contravviene ad una consuetudine consolidatasi negli anni.
Entrando nel merito del decreto, non posso non rilevarne l'assoluta inconsistenza e genericità. Nulla viene detto sulle reali motivazioni che l'hanno indotta ad adottare questo provvedimento!
Un provvedimento che sotto mentite spoglie di una pseudo "mancanza di fiducia", nasconde in verità ben altre motivazioni: la voglia, nemmeno tanto celata, di "eliminare", su di un piano prettamente politico, il sottoscritto, ovvero quello che ad oggi, risulta essere il suo principale antagonista. Un soggetto, lo scrivente, che è partecipe oggi di un movimento trasversale che ella ben conosce e teme, non si è mai piegato ai suoi "personalissimi" diktat in ragione del superiore interesse dei cittadini.
La gravità del suo gesto, ribadisco, è da leggere in questo contesto che non ha nulla a che spartire con la fiducia che lei cita nel decreto di revoca, bensì all'interno di un più ampio disegno strategico destabilizzante che vedrebbe come vicario altra e più "accomodante" persona, rispetto al sottoscritto.
Un atteggiamento, quello suo, arrogante e prepotente, in totale controtendenza rispetto al passato, dove i personalismi, che pure ci sono stati, hanno giustamente dovuto cedere il passo alla oggettività di un risultato elettorale nel quale si è sempre voluto riservare al secondo degli eletti la carica di vice sindaco, quindi al soggetto risultato vincente in termini di suffragi elettorali, piuttosto che attribuirla a chicchessia sulla base di un mero rapporto fiduciario!
Nessun Sindaco che l'ha preceduta, di diversa estrazione sociale e/o di appartenenza politica diversamente da lei, ha mai voluto discostarsi da questa radicata consuetudine".