ROMA (attualità) - L'ipotesi di un sostegno da Palazzo Valentini della cadidatura per Roma 2024 appare tutt'altro che peregrina. Si riaccende il dibattito sui Giochi: protagonista stavolta diventa anche il territorio
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E' un'ipotesi suggestiva, per usare un aggettivo positivo. Agghiacciante, per l'impatto che potrebbe comunque avere sul territorio. Politicamente azzardata, a dirla in due parole.
ULTIM'ORA - MALAGO' scrive al Cio e ritira la candidatura (repubblica.it)
L'ipotesi è la seguente: portare avanti il progetto di Roma 2024 nonostante il "no" espresso dal Campidoglio e far passare invece l'intera operazione attraverso il Consiglio della Città metropolitana di Roma Capitale, dove, come chiaramente espresso in queste ore, il Movimento 5 stelle pur avendo in Virginia Raggi la presidente dell'assemblea, non ha la maggioranza assoluta dei voti (LEGGI l'articolo).
Ipotesi suggestiva ma suffragata da due certezze: la prima è che i consiglieri della lista "Le città della metropoli" (8 in tutto, Pd più liste civiche) e quelli di "Territorio protagonista" (7, il centrodestra) messi insieme hanno una maggioranza sufficiente per portare avanti una mozione che, con la forza del territorio metropolitano, porti avanti la candidatura. Una mozione che però va precisato, avrebbe comunque la validità di un semplice atto di indirizzo politico.
La seconda: il Cio concede ampia "discrezionalità" sull'istituzione che sostiene la candidatura e guarda di buon occhio l'apertura al territorio.
Insomma: saranno Rocca di Papa e Castel Gandolfo, tanto per citare due comuni non a caso a riportare le Olimpiadi in Italia dopo Roma 1960 e Torino 2006? L'eventualità appare complicata ma non impossibile e se davvero si dovesse decidere, attraverso il placet del Coni, di procedere lungo questa direzione quello che ne verrebbe fuori sarebbe un clamoroso corto circuito istituzionale.
Si diceva di Rocca di Papa e Castel Gandolfo. La città delle castagne di fatto era stata già inserita nel progetto olimpico per le gare equestri e per altre discipline "minori", ovviamente nello straordinario sito del Vivaro, già protagonista nel 1960. Castel Gandolfo, fino ad oggi considerato solo come campo di allenamento per gli atleti, potrebbe essere di nuovo - come accaduto 56 anni fa - il teatro di gare di canottaggio, magari proprio all'insegna di una rimodulazione del progetto originario griffato Malagò-Montezemolo.
Il tutto sperando che, come detto dallo stesso numero 1 del Coni nei giorni scorsi, l'idea del villaggio Olimpico a Tor Vergata possa essere abbandonata, in caso di avanzamento della candidatura. Da qui al 3 febbraio 2017, quando se celebrerà il terzo step del percorso di assegazione dei Giochi 2024, tutto può ancora accadere.