GROTTAFERRATA - I problemi restano e gli uffici comunali chiedono spiegazioni ufficiali alla società biancorossa. Sulla concessione del campo all'Asd Frascati ma anche sugli spogliatoi luridi di domenica scorsa
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Lo avevamo scritto qualche giorno fa ma la sensazione è che si voglia continuare a scherzare col fuoco (LEGGI l'articolo). Il fuoco è quello dei cittadini che sono stanchi di vedere il calcio cittadino ridotto ad un agone che di sportivo ha ben poco. Un campo di battaglia dove si intersecano meri miseri interessi di bottega e giochetti politici da quattro soldi.
Sta di fatto che in queste ore la dirigente comunale Ivana Rasi ha inviato una nuova lettera di contestazione alla Vivace Grottaferrata chiedendo chiarimenti in merito alla concessione del campo per domenica mattina all'Asd Frascati calcio che proprio al "Degli Ulivi", nell'indisponibilità dei due impianti sportivi frascatani, bagnerà il proprio debutto "casalingo" nel campionato di Promozione (LEGGI l'articolo). La richiesta rivolta alla Vivace è quella di sapere se, come sembra, effettivamente sia stata fatta concessione gratuita alla società frascatana. Parallelamente si dovrà cercare di capire perché la Vivace abbia preferito prestare il proprio campo ad una società ospite piuttosto che - come da contratto - prediligere l'Asd Grottaferrata "Stefano Furlani" che ne aveva fatta regolare richiesta per disputare un'amichevole. La "Furlani" giocherà invece alle 15 di domenica pomeriggio.
Altra lettera di contestazione, seguita ad una sanzione da 500 euro, sarebbe stata inviata alla società biancorossa nei giorni scorsi a seguito del "pasticciaccio" degli spogliatoi sporchi (LEGGI l'articolo). Ed anche in questa circostanza non si trattava della prima contestazione partita da palazzo Consoli verso via degli Ulivi.
Ebbene: qual è stata in tutto questo marasma il commento del sindaco, qual è stata la sua presa di posizione? Nessuna. Niente. Zero. Silenzio. Imperterrito silenzio. Quantomeno fuori palazzo Consoli. Dentro le mura (spesse) della sede municipale sembra che invece siano volate parole grosse. Sul calcio il sindaco - al quale le cose non vanno bene né sul piano politico, con una maggioranza sempre pronta a puntellare la propria posizione, né tantomeno sui bandi (dell'ex Cavallino non si sa più nulla), né su tanti altri fronti dove a dominare è un imbarazzante immobilismo amministrativo - continua nel gioco del silenzio.
Un gioco pericoloso, perché se il pallone scoppia, a casa restano tante famiglie e tante altre sono costrette ad andare a portare i propri figli altrove. Con un maestoso ritorno d'immagine per l'Amministrazione comunale.