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Acquisizioni e ricorsi, il dibattito sparito dai Castelli romani

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CASTELLI ROMANI – Improvvisamente, dal mese di Giugno, la politica castellana ha spento i fari sul caso, tutt'altro che chiuso

Fino a Giugno la questione degli abusivi e delle acquisizioni ha alimentato preoccupazioni e discussioni, dibattiti politici ed elettorali. Poi è sceso il silenzio, in modo incomprensibile, non essendoci state novità sulla vicenda. Il caso, nei Castelli Romani, si è improvvisamente sgonfiato, o semplicemente la politica ha deciso di spegnere i riflettori sull'argomento. Il protocollo Regione-Procura, però, è ancora in piedi, mentre le prime sentenze di "merito" emesse dal Tar nel mese di Giugno hanno cassato gli atti di acquisizione posti in essere dall'amministrazione di Rocca Priora. Non si comprende perché, con l'iter in corso, dalle varie realtà coinvolte (tante) non ci siano più state dichiarazioni, incontri, assemblee per discutere eventuali soluzioni su un problema reale e per certi versi drammatico. Una tattica per far finta di nulla, prendere tempo ed uscire dai guai aspettando che ogni cosa si metta a posto da sola? Oppure un furbo espediente per fare in modo che le famiglie colpite dai provvedimenti siano meno presenti nella speranza che tutto finisca in una sorta di ''porto delle nebbie''?

Le spese legali sostenute dai Comuni per presenziare in giudizio contro i propri cittadini, intanto, saranno pagate dalla collettività. E anche questo è un tema sottaciuto. I vari comitati sorti nel territorio avevano paventato il pericoloso danno erariale collegato a scelte considerate avventate. Le abitazioni a rischio, nei Castelli romani, secondo dati non sempre conformi, vanno dalle 800 alle 2000 unità. Nessuna amministrazione comunale ha annullato in autotutela gli atti emessi fino a questo momento, al fine di evitare che ulteriori costi dovuti al soccombere in giudizio aggravino irreparabilmente i vari bilanci. E' altrettanto vero che nessun altro atto risulta formalizzato, forse in attesa che i tribunali si pronuncino. Ma che fine faranno tutti coloro che sono stati colpiti dai provvedimenti nei mesi passati? Una parola fine, a questa storia, non l'ha ancora scritta nessuno. In autunno ci saranno ulteriori novità? Di che tipo? I tanti enti locali riprenderanno il dialogo interrotto nella scorsa primavera o continueranno ad eclissarsi?

Domande che potranno trovare una risposta solo nei prossimi mesi. Nel frattempo la tattica sembra essere quella di fare finta di niente.

 


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